Figura della politica francese ed ex presidente del Front National, ha lasciato un segno, che alcuni combattono e altri cercano di perseguire.
La deputata della RN per il Rodano Tiffany Joncour gli rende omaggio: “Jean-Marie Le Pen è morto, portando con sé una pagina significativa della storia politica francese. Visionario su molti temi, seppe imporre le sue idee e scuotere con forza il dibattito pubblico. Il suo segno rimarrà. Pace alla sua anima”.
Anche l’ex candidata sindaco di Lione Agnès Marion condivide i suoi ricordi con i Menhir.
A sinistra, reagire alla morte di Jean-Marie Le Pen è più difficile.
“Se Jean Marie Le Pen è morto, le sue idee di odio, di rifiuto delle differenze e di ripiegamento identitario sono purtroppo molto vive. Più che mai dobbiamo difendere i valori della Repubblica”scrive il sindaco ambientalista del 4° arrondissement di Lione, Rémi Zinck.
Il senatore verde Thomas Dossus è arrabbiato con il primo ministro e il ministro degli Interni per aver reso omaggio a Jean-Marie Le Pen: “La vergogna e l’umiliazione fino alla fine di François Bayrou e Bruno Retailleau. Abbiamo quindi un governo che rende omaggio a un propagatore dell’odio razzista, antisemita, omofobo, per evitare la censura dei suoi eredi”.