Par Claire Lemaitre
Pubblicato il 07/01/2025 alle 16:21
Dalla fine di settembre la moneta unica è scesa di oltre il 7% rispetto al biglietto verde.
(Boursier.com) — Presto il ritorno alla parità euro-dollaro? È quanto anticipano diversi analisti, scommettendo sul motore che l’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump dovrebbe costituire per il dollaro. Previsto per il 20 gennaio, a questa inaugurazione seguirà il lancio del programma economico repubblicano, che prometteva tasse doganali e tagli fiscali negli Stati Uniti.
Il ritorno di Trump e la minaccia di una guerra commerciale, che colpirebbe duramente l’Europa, potrebbero portare ad un ritorno alla parità euro-dollaro già a gennaio, secondo gli strateghi delle banche Mellon e Mizuho di New York.
“Non siamo lontani da ciò”
“Non siamo lontani da ciò, quindi potrebbe accadere molto rapidamente”, ha detto Geoffrey Yu, stratega senior di BNY, all’agenzia di stampa Bloomberg. Egli prevede un minimo per l’euro in prossimità delle riunioni della Federal Reserve (29 e 29 gennaio) e della Banca Centrale Europea (30 gennaio). “La parità è inevitabile”, ai suoi occhi.
La moneta unica è scesa di oltre il 7% rispetto al biglietto verde dalla fine di settembre, scendendo la settimana scorsa a 1,0226 dollari, il livello più basso in più di due anni. La sua reazione alla politica di Trump è molto sensibile: le voci diffuse lunedì dalla stampa americana secondo cui dazi doganali meno aggressivi del previsto, applicati a settori considerati essenziali per la sicurezza nazionale o economica, hanno fatto balzare l’euro di oltre l’1%.
parità
Dalla sua entrata in vigore nel 1999, solo in poche occasioni l’euro è stato scambiato alla parità con il dollaro. L’ultima volta è stata nel 2022, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il conflitto aveva innescato una crisi energetica in Europa e fatto temere una recessione, ricorda Bloomberg.