Par
Souleymane Loum
| 6 gennaio 2025 alle 19:08
Facebook
Twitter
LinkedIn
Whatsapp
Il presidente Emmanuel Macron non si è lasciato sfuggire i suoi nemici in Africa – che certamente non tarderanno a rispondere – questo lunedì 6 gennaio, nei suoi tradizionali saluti rivolti agli ambasciatori francesi, all’Eliseo. Parigi ha sofferto in Africa sotto il governo di Macron, perdendo Mali, Burkina Faso e Niger in tempi record. Alla fine hanno abbandonato l’ECOWAS, accusata di essere agli ordini della Francia, per formare una coalizione nell’Alleanza degli Stati del Sahel. L’incendio si è diffuso agli alleati storici di Parigi come il Ciad e il Senegal, e recentemente la Costa d’Avorio. La Francia-Africa è in declino ovunque, militarmente ed economicamente. Nel febbraio 2023 il presidente francese annunciò, tra le altre cose, che avrebbe fatto un tour africano”ogni 6 mesi“, gli sviluppi abbaglianti del continente non gli daranno tempo. Il suo inviato speciale non ha potuto fare a meno di constatare un collasso molto avanzato, irreversibile, come sempre è il vento della Storia. Macron lo ha detto lunedì:
“Abbiamo scelto di spostarci perché dovevamo spostarci. 1) Abbiamo guardato al nostro passato, alla memoria, alla relazione culturale. Lo realizziamo, lo assumiamo e ci diciamo la verità. Ma non cederemo alla disinformazione e alle interferenze. 2) Avevamo un rapporto di sicurezza, era di due tipi in verità: in parte era il nostro impegno contro il terrorismo, dal 2013. Avevamo ragione, penso che si siano dimenticati di dire grazie. Non importa, arriverà con il tempo. L’ingratitudine, sono ben posizionato per saperlo, è una malattia che non può essere trasmessa agli esseri umani.
Ma lo dico per tutti i leader africani che non hanno avuto il coraggio di affrontare la propria opinione pubblica: nessuno di loro starebbe oggi con un paese sovrano se l’esercito francese non fosse schierato in questa regione. E ho un pensiero sincero per i nostri soldati che a volte hanno dato la vita e hanno combattuto per anni. Abbiamo fatto bene. Siamo partiti perché ci sono stati dei colpi di stato, perché eravamo lì su richiesta degli Stati sovrani, che avevano chiesto alla Francia di venire”.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Whatsapp
Cosa sta succedendo in Tunisia?
Lo spieghiamo sul nostro canale YouTube. Iscriviti!
accordi di difesa, Alleanza degli Stati del Sahel, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Emmanuel Macron, Francia-Africa, Mali, Niger, Paesi africani, Presidente francese, Senegal, Soldati francesi, Ciad, terrorismo
(funzione(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) ritorno; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src=”https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v2.11&appId=1158761637505872″; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(documento, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));
Francia