lampeggiò quattro volte nello stesso giorno sulle banchine

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Reato alla guida a Ginevra

Lampeggiato quattro volte nello stesso giorno al porto, viene condannato

Uno studente autista è comparso martedì mattina per aver guidato a 140 km/h sul molo di Cologny.

Pubblicato oggi alle 14:15

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È possibile avere quattro multe consecutive per eccesso di velocità nello stesso giorno, nello stesso posto? La risposta è sì. E quando il conducente, uno studente francese, riesce a raggiungere i 140 km/h su una strada limitata a 60 km/h, il caso finisce davanti al giudice.

Due anni dopo gli eventi, questo martedì mattina il caso era all’ordine del giorno del tribunale di polizia. La lettera è stata spedita in pochi minuti poiché era stato raggiunto un accordo tra il giovane conducente, i suoi avvocati e la Procura.

Grazie a questo accordo, la procedura semplificata si è conclusa con una pena sospesa di ventiquattro mesi per violazione grave del codice della strada, una multa e spese processuali a carico del giovane conducente intorno ai vent’anni. di anni.

Nello stesso senso

Con un record del genere, chiunque fosse al volante di una Toyota immatricolata in Francia avrebbe potuto contestare qualcosa? Non proprio. Perché le violazioni per eccesso di velocità sono state commesse lo stesso giorno, nel gennaio 2023, tutte sul Quai de Cologny e nella stessa direzione, verso la città. Ovviamente l’atmosfera era quella di andare avanti e indietro, premendo il fungo.

Velocità misurate: 140 km/h la prima volta, poi 139 km/h due ore dopo. Nel mezzo, sfrecciava a 113 km/he 99 km/ha qualche centinaio di metri più in là, sul molo General-Guisan.

Questi reati hanno comportato il divieto di circolazione del conducente in Svizzera, misura che non ha rispettato. Pochi mesi dopo le sue prime imprese, fu intercettato al volante della stessa Toyota sulla strada per Saint-Julien. Ad oggi il divieto di circolazione è ancora in vigore.

“Non una frase vuota”

Martedì, data la procedura semplificata, non si è svolto alcun dibattito in questo processo preordinato. Ma il giudice Katerina Figurek Ernst ha voluto mettere in guardia il giovane che lo ha affrontato e il cui periodo di prova è stato fissato a tre anni: “Signore, se commette qualsiasi reato durante questo periodo, dovrà scontare i ventiquattro mesi! Questa non è una frase vuota!” A capo chino, il giovane annuì timidamente.

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Luca Di Stefano è giornalista nella sezione di Ginevra dal 2013. Laureato all’Accademia di giornalismo e media (AJM), si occupa in particolare di notizie giuridiche. Maggiori informazioni @LucaDiStefano10

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