Il vescovo di Fréjus-Tolone si dimette su richiesta del papa, dopo una verifica vaticana sulla sua controversa gestione della diocesi

Il vescovo di Fréjus-Tolone si dimette su richiesta del papa, dopo una verifica vaticana sulla sua controversa gestione della diocesi
Il vescovo di Fréjus-Tolone si dimette su richiesta del papa, dopo una verifica vaticana sulla sua controversa gestione della diocesi
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Monsignor Dominique Rey nel dominio di La Castille, a La Farlède, nel sud-est della Francia, il 17 settembre 2000. SERGE PAGANO/AFP

Il vescovo di Fréjus-Tolone, Mgr Dominique Rey, considerato uno dei vescovi più conservatori di Francia, ha annunciato le sue dimissioni martedì 7 gennaio su richiesta di papa Francesco, due anni dopo una verifica richiesta dal Vaticano sulla sua controversa gestione della diocesi.

“Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Fréjus-Tolone (Francia) presentata da SE M.gr Domenico Rey. Gli succede il coadiutore SE Mgr François Touvet »Lo afferma un comunicato della Santa Sede.

“Il nunzio mi ha informato che il Santo Padre mi chiedeva di deporre il mio incarico di vescovo diocesano di Fréjus-Tolone”disse Mgr Dominique Rey, 72 anni, in un comunicato specifica di non averla presa “conoscenza di nuovi elementi”un anno dopo il Vaticano nominò al suo fianco una sorta di vicevescovo, che fu responsabile di cambiare i suoi controversi metodi in diocesi.

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“Di fronte a incomprensioni, pressioni e controversie sempre dannose per l’unità della Chiesa, il criterio ultimo di discernimento resta per me quello dell’obbedienza al Successore di Pietro [le pape] »aggiunge il vescovo dopo un quarto di secolo alla guida di questa diocesi.

Criticato all’interno della Chiesa

Tutto è iniziato nel 2022 con una decisione rarissima del Vaticano: la sospensione dell’ordinazione dei sacerdoti nella diocesi e poi l’avvio di un audit. Al termine di quest’ultima, il Vaticano ha annunciato per la fine del 2023 la nomina di Mgr Touvet, finora vescovo di Châlons-en-Champagne (Marna), a gestire l’amministrazione, il clero, la formazione dei seminaristi e dei sacerdoti, lasciando poco potere a M.gr Rey.

Ciò di cui è stato accusato, però, non ha nulla a che vedere con i numerosi scandali di violenza sessuale che hanno scosso la Chiesa negli ultimi decenni. Proveniente dalla comunità dell’Emmanuele (pilastro del “rinnovamento carismatico”), questo promotore di un cattolicesimo rinforzato è stato criticato all’interno della Chiesa per il suo stile che potrebbe essersi ispirato ai pastori evangelici americani.

Si è discusso anche della sua politica di accoglienza di nuove comunità, che riguardava ad esempio i tradizionalisti e i seguaci della messa latina, e altri carismatici, soprattutto provenienti dall’America Latina.

Se rifiuta l’etichetta “troppo obsoleto” curatore, Mgr Rey ha comunque fornito un forte sostegno nel 2012-2013 a La Manif pour tous, un movimento che si opponeva al matrimonio omosessuale. L’accoglienza riservata nel 2015 a Marion Maréchal durante una scuola estiva cattolica nel Var ha suscitato entusiasmo anche tra le file cristiane.

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Il mondo con l’AFP

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