Un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito martedì mattina il Tibet meridionale, vicino all’Himalaya, uccidendo 53 persone, secondo quanto riportato dalla stampa ufficiale cinese. Le scosse sono state avvertite anche nei paesi vicini, Nepal e India.
Secondo il Centro sismologico cinese, l’epicentro del terremoto, avvenuto alle 9:05 (01:05 GMT), era situato a una profondità di dieci chilometri nella regione di Tingri. Questa località è nota per essere un punto di partenza per gli alpinisti che mirano all’Everest.
Il terremoto ha provocato una serie di scosse di assestamento, raggiungendo magnitudo fino a 4,4, e ha scosso l’intera regione. A Kathmandu, la capitale del Nepal, situata a circa 400 chilometri dall’epicentro, molti residenti sono fuggiti dalle loro case, allarmati dalle scosse.
Le aree meridionali della Cina, del Nepal e dell’India settentrionale sono particolarmente vulnerabili ai terremoti a causa della loro posizione geologica. Queste regioni sono già state duramente colpite in passato: nel 2008, un terremoto nella provincia del Sichuan ha causato quasi 70.000 morti, mentre nel 2015, un terremoto di magnitudo 7,8 ha causato circa 9.000 morti. vicino a Katmandu.
