I francesi non avevano mai investito così tanti soldi nei loro contratti di assicurazione sulla vita dal 2010…
Una brillante chiusura d’anno per i contratti di assicurazione sulla vita, che nel solo mese di novembre hanno registrato una raccolta netta di 4 miliardi di euro, livello mensile record da oltre 14 anni.
In un contesto molto vivace per il risparmio, i contributi per questi investimenti sono aumentati di 2,3 miliardi di euro, a +15,1 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023, trainati sia dai fondi in euro (+17%) che dalle quote di risparmio conto (+19%).
Meno concorrenza da parte dei depositi a termine
Dall’inizio del 2024, anche i contributi sono ai massimi livelli, a 159,4 miliardi di euro, in aumento di +19,4 miliardi di euro, ovvero del +14%. La dinamica riguarda sia i supporti dell’euro (+17%) che quelli dell’UC (+9%). La quota dei contributi UC è pari al 41% per il mese di novembre e al 38% da gennaio a novembre 2024, in lieve calo rispetto all’intero 2023 (40%).
Questo aumento dei contributi lordi si spiega con la minore attrattiva dei depositi a termine, i cui tassi tendono al ribasso,
osserva l’economista Philippe Crevel, direttore del Cercle de l’Epargne. I depositi a termine che, dal 2022, sono in concorrenza con i fondi in euro beneficiano, come i fondi in euro, di una garanzia di capitale. Il loro tasso di rendimento, noto in anticipo, nel 2023 è stato superiore a quello dei fondi in euro.
Dal canto loro, le prestazioni diminuiscono dell’11% (-1,4 miliardi rispetto a novembre 2023), attestandosi a 11 miliardi di euro a novembre 2024, segnando un calo di 6,6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, ovvero del -5%.
Questo calo è attribuibile ai fondi in euro che vengono sacrificati meno dalle famiglie rispetto al passato
riferisce Philippe Crevel. Le famiglie utilizzano meno la loro assicurazione sulla vita per acquistare immobili, il numero di transazioni è diminuito drasticamente negli ultimi due anni (meno di 800.000 transazioni nel 2024 rispetto a più di un milione nel 2022).
Una raccolta mensile record da oltre 14 anni
Nel complesso, nel mese di novembre sono stati raccolti 4 miliardi di euro netti, un record dal luglio 2010 (6,3 miliardi di euro), e anche dal 2006 per questo periodo dell’anno (+4,9 miliardi di euro nel 2006), riferisce France Assureurs.
A fine novembre 2024 il circolante assicurativo sulla vita ammonta a 1.985 miliardi di euro, in crescita del +4,8% su base annua.
Un andamento simile stanno vivendo i PER assicurativi, con +1,575 miliardi di euro di contributi per una raccolta netta di +1,312 miliardi di euro a novembre, in crescita del 25% rispetto a novembre 2023. Questa raccolta netta ha raggiunto i +7,436 miliardi di euro da gennaio a novembre 2024, in aumento di +1,32 miliardi di euro rispetto ai primi undici mesi del 2023.
2025, stessa tendenza?
I prossimi mesi dovrebbero rimanere favorevoli per le assicurazioni sulla vita, che beneficiano dell’elevato tasso di risparmio delle famiglie. Anche se il rendimento atteso di questi investimenti non dovesse in media superare quello distribuito lo scorso anno, i tassi agevolati sui fondi in euro inducono le famiglie a riallocare parte dei propri risparmi liquidi in tali investimenti. Anche il calo del rendimento dei depositi vincolati favorisce questa riallocazione,
è il parere di Philippe Crevel, il quale sottolinea che l’annunciata riduzione dei tassi di risparmio regolamentati (annunciata lunedì dal ministro dell’Economia al 2,5% a partire da febbraio) sostiene questa strategia.