Aveva tutto per diventare il perfetto dandy inglese. Daniel Day-Lewis è nato a Londra, da padre poeta e madre attrice, lei stessa figlia di un produttore. Tuttavia, se è apparso per la prima volta al cinema in un piccolo ruolo non accreditato nel 1971, è stato sul palco che si è fatto le ossa. Giocare a turno Dracula, Romeo e Giulietta et Frazioneun pezzo che ha lasciato in piena esecuzione per non tornare mai più. Ritornato al cinema nel 1982, non lo lasciò mai più, facendosi notare La mia bellissima lavanderia nel 1985, poi nel Il mio piede sinistro nel 1989. Lunedì 6 gennaio 2025 alle 23:30, in onda Arte Daniel Day-Lewis: l’eredeun documentario che ripercorre la vita, il viaggio e i metodi di un attore straordinario.
Daniel Day-Lewis, attore tre volte premio Oscar
L’attore britannico è il vincitore di tre Oscar. Il primo lo ha ricevuto nel 1990, quando è stato incoronato miglior attore Il mio piede sinistro. In questo dramma di Jim Sheridan, interpreta Christy Brown, un uomo paralizzato confinato su una sedia, capace solo di usare il piede sinistro. “Le persone nascono in una trappola, solo che la trappola non è una sedia a rotelle, ma la percezione delle persone”ha confidato il suo ruolo durante un’intervista. E se Daniel Day-Lewis ha assimilato così bene questo problema, che non lo riguarda, è perché si è dedicato anima e corpo al suo ruolo. “Per evitare la trappola delle apparenze, Daniel Day-Lewis impara a domare il proprio corpo. Trascorre mesi seduto su una sedia a rotelle, richiedendo che i tecnici vengano issati sul set e nutriti con un cucchiaio. Una capacità di immersione insolita per un attore inglese”spiega il documentario. Una dedizione estrema che applica ad ogni suo scatto.
“Mi porta in tutti i tipi di posti strani” : quando Daniel Day-Lewis confidò il suo modo di preparare un ruolo
Così, quando fu scelto per prestare le sue fattezze a Nathanael Poe L’ultimo dei Mohicani nel 1992 decide di sporcarsi nuovamente le mani. Nel Making of del Film, uscito quasi 10 anni dopo, lo vediamo correre per i boschi, pistola in mano, perfezionando i suoi metodi di caccia. “Daniel Day-Lewis non ha bisogno di battute per recitare, deve vivere alla maniera di. L’ultimo dei Mohicani permette all’attore di immergersi ancora più profondamente nel suo personaggio. Solo nella foresta, impara a cacciare come un indiano, a maneggiare le armi e accetta di mangiare solo ciò che lui stesso ha ucciso.. Nello spettacolo Film 101 nel 2005, l’attore dichiarò: “Uso la mia curiosità e mi porta in tutti i tipi di posti strani. Soddisfo quella curiosità il più possibile nel mio lavoro. Lo faccio per il semplice motivo che ci sono cose che devo sapere e capire per poterlo fare assumere un ruolo. Un modo di lavorare del tutto particolare che gli è valso altri due Oscar: nel 2008 per Ci sarà sangue e nel 2013 per Lincoln.