“Se il centro della città non è protetto, dove potremmo essere?”

“Se il centro della città non è protetto, dove potremmo essere?”
“Se il centro della città non è protetto, dove potremmo essere?”
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Gli aggressori hanno tra i 16 ed i 18 anni

Matheo si è poi rifiutato di obbedire ai cinque giovani di età compresa tra i 16 ei 18 anni. “Ho risposto che non avrei dato loro nulla e ho continuato a camminare. Uno di loro poi mi ha afferrato per il collo. L’ho spinto via e me ne sono andato. I cinque giovani mi hanno inseguito per strada. Una volta arrivato a City 2, uno di loro mi ha placcato a terra e sono caduto”. dice Matheo, che è alto 1,80 metri.Dopo essere stato sbattuto a terra, mi sono alzato e ho spinto via uno degli uomini per cercare di tenerlo a bada. Prima che possa reagire, ricevo un colpo in faccia. Uno degli aggressori ha iniziato a colpirmi, poi gli altri quattro lo hanno seguito, colpendomi anche loro in faccia. Poi mi hanno spinto contro un muro e sono caduto a terra. A quel punto i cinque hanno continuato a prendermi a calci in faccia”.

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Il bilancio è stato pesante: tre denti rotti, una mascella fratturata, un naso rotto, due occhi neri. “Mi hanno rubato la carta d’identità, la carta del bancomat, la tessera dei buoni pasto, la tessera Stib, la tessera dello studente, monete e tabacchi. I cinque uomini sono fuggiti. Ho provato ad alzarmi e ho chiamato il 112. Da lì in poi non ho più ricordi. A quanto pare ho chiamato un’amica alle 6:07 per dirle che ero in ospedale, ma non ricordo neanche questo. Sono stato trasferito all’ospedale Saint-Jean“, ricorda.

Sul posto in quel momento non era presente alcun agente di polizia. “Tre amici sono arrivati ​​in ospedale, ma solo una persona è stata autorizzata a stare con me. I miei amici sono rimasti fino alle 9 del mattino, ma nessun agente di polizia è venuto in ospedale per raccogliere la mia deposizione in seguito a questa violenta aggressione. Alle 9:30 mia madre arrivò in ospedale. Per altri incidenti erano presenti gli agenti di polizia. Mia madre ha raccontato loro dell’aggressione contro di me. Gli hanno detto che avrei potuto sporgere denuncia presso qualsiasi commissariato. Ho quindi sporto denuncia ma ancora non ho saputo nulla”.specifica Matteo.

Mancanza di assistenza da parte della polizia

Da parte sua, Kadir, padre di un amico della vittima, protesta per la mancanza di assistenza da parte della polizia e per l’insicurezza in una capitale come Bruxelles. “I criminali attaccano un giovane senza alcuna protezione e non avviene alcun intervento! Se il centro città non è protetto, dove potrebbe essere? Ciò equivale ad affermare che chiunque può venire a casa tua, aggredirti, derubarti, violentarti, ucciderti, senza che ci si aspetti alcuna reazione, e che alla fine ti viene detto che è normale, che “c’è troppa gente ed è è impossibile perseguire tutti i delinquenti”, spiega.

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Perché i nostri cittadini e turisti non possono più muoversi pacificamente per il centro cittadino senza temere di essere aggrediti e traumatizzati a vita? Presento pertanto una denuncia contro il governo belga per mancata assistenza a una persona in pericolo, complicità con gli autori di attentati e per aver consentito deliberatamente a persone di aggredire un cittadino senza protezione. Denuncio anche l’inazione di fronte a criminali che hanno commesso un tentato omicidio, sfigurando un cittadino e lasciando un segno indelebile nella sua vita”.conclude Kadir.

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