Quando il valore della pietra crolla, la Francia, collettivamente, diventa più povera. Nel 2023, il calo dei prezzi immobiliari ha portato a un calo significativo della ricchezza economica nazionale. Alla fine del 2023 si trattava di 18.674 miliardi di euro, secondo una nota dell’INSEE e della Banque de France pubblicata l’11 dicembre 2024. Significativamente meno di dodici mesi prima, alla fine del 2022, quando aveva raggiunto i 20.052 miliardi di euro. .
Questo calo del 4,2% in un anno è tanto più spettacolare in quanto segue otto anni di forte crescita: gli attivi nazionali sono cresciuti del 5,7% nel 2022 e del 4,8% in media tra il 2014 e il 2022. “Ciò è dovuto principalmente al calo dei prezzi degli immobili”spiega l’INSEE in questa nota. Nel 2023, infatti, i loro prezzi sono diminuiti del 3,9%, secondo l’indice dei notai. Se la pietra pesa così tanto nell’evoluzione del patrimonio nazionale è perché ne è la componente principale. Dal 2016 al 2021, questa categoria di attività è stata il fattore principale nell’aumento della ricchezza del Paese.
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