Il toccante (e francesissimo) discorso di Jacques Audiard, regista di Emilia Pérez, ai Golden Globes 2025

Il toccante (e francesissimo) discorso di Jacques Audiard, regista di Emilia Pérez, ai Golden Globes 2025
Il toccante (e francesissimo) discorso di Jacques Audiard, regista di Emilia Pérez, ai Golden Globes 2025
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Emilia Perez Continuano i successi in apertura di serata dei Golden Globes. Dopo la vittoria di Zoe Saldaña nella categoria Miglior attrice non protagonista, Jacques Audiard è salito sul palco per ricevere il premio per il Miglior film in lingua non inglese. L’opportunità per il cineasta di offrire un grande momento della cultura francese in questa cerimonia ancora molto americana. C’era tutto: la penna del discorso, la profondità delle parole, la goffaggine dell’inizio e un tono leggermente spostato nel mezzo dello sfarzo e dello scintillio a volte molto fissi di Hollywood. Diciamolo: Jacques Audiard ha firmato il discorso più toccante della cerimonia – finora. “Siccome sono superstizioso, non ho preparato nulla… mento! – cominciò maliziosamente, brandendo un foglio. Innanzitutto buon anno nuovo a tutti. Salute e morale perché nel 2025 ne avremo bisogno! Grazie per aver celebrato attraverso noi una certa idea di irragionevolezza. Non ho mai avuto una sorella e penso che sia per questo che ho fatto questo film. Se avessi più sorelle al mondo, forse sarebbe meglio. »

Il regista ha proseguito con un messaggio di speranza: “In questi tempi difficili, vorreiEmilia Perez possa essere una luce per tutti coloro che non hanno la fortuna di annoverare tra i propri amici una donna potente e appassionata come Karla Sofía Gascón, allo stesso tempo una carezza confortante rivolta a tutti coloro che oggi si sentono preoccupati. Questo premio è rivolto a loro come un’esortazione a tenere la testa alta, a continuare a lottare e a sperare in giorni migliori. Come direbbe Emilia Pérez: “Bingo!” Sono stato un po’ noioso, mi scuso! »

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Emilia Perez domina le nomination di questi 82e Globi d’oro. Ricorda: in un Messico minato dai cartelli, l’avvocato Rita Moreno (Zoe Saldaña) accetta denaro da un trafficante di droga (Karla Sofía Gascón) per una missione confusa: facilitare la sua transizione di genere, camuffare la sua futura identità e proteggere sua moglie (Selena Gomez) e bambini all’estero. Si ritrova custode di un pesante segreto che la mette di fronte ai suoi limiti morali. Jacques Audiard firma un oggetto cinematografico mozzafiato al crocevia tra dramma musicale, favola queer e thriller. La colonna sonora esplosiva immaginata da Clément Ducol e Camille, vincitori del Golden Globe per la migliore canzone originale Il Maleinterpretato con forza da Zoe Saldaña, trasporta la tensione narrativa tanto quanto sottolinea sottilmente l’umorismo, il kitsch e la poesia cruda. Le quattro attrici (insieme ad Adriana Paz), sono state premiate con uno storico Collective Actress Award al Festival di Cannes e continuano la loro corsa sfrenata nella stagione dei premi con grande successo.

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