L’Ucraina lancia una controffensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk, approfittando del ritorno di Trump alla Casa Bianca. L’esercito ucraino controlla già centinaia di km2 di territorio russo dall’agosto 2024. Una nuova dura battuta d’arresto per Putin che fatica a difendere i suoi confini?
Secondo informazioni fornite da una fonte militare, domenica mattina l’esercito ucraino ha lanciato una controffensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk, al confine tra i due paesi. Questa operazione ha luogo in un’area in cui le forze di Kiev controllano già diverse centinaia di chilometri quadrati di territorio russo dopo lo sfondamento avvenuto con successo nell’agosto 2024.
Secondo il comunicato stampa dell’esercito russo, l’assalto ucraino è iniziato intorno alle 6 del mattino, ora di Mosca, con l’obiettivo di “fermare l’avanzata delle truppe russe”. Nonostante il vigore dell’attacco, lo stato maggiore ha affermato di aver respinto gli aggressori:
Il gruppo d’assalto dell’esercito ucraino fu sconfitto dall’artiglieria e dall’aviazione. Continua l’operazione di distruzione delle unità delle forze ucraine.
Dichiarazione dell’esercito russo
Una nuova battuta d’arresto per Putin
Se confermata, questa offensiva costituirebbe una nuova feroce battuta d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin. In effetti, le forze ucraine occupano già una parte significativa della regione di Kursk, in particolare la piccola città di Sudja, dopo un’incursione riuscita dieci mesi fa.
Questa prima svolta ha colto di sorpresa le guardie e le forze di frontiera russe, evidenziando le lacune di sicurezza ai confini nonostante le lamentele di Mosca sulla ritrovata “sovranità” della Russia dallo scoppio del conflitto nel febbraio 2022.
L’Ucraina prende di mira la città di Berdine
Secondo fonti vicine agli ambienti militari russi, l’obiettivo delle forze ucraine questa volta sarebbe quello di impadronirsi di Berdine, una piccola cittadina situata a circa 20 chilometri dal confine. Gli scambi catturati sulla messaggistica crittografata di Telegram indicano il dispiegamento di circa 2.000 soldati ucraini in questo settore.
Da parte ucraina, senza confermare direttamente l’operazione, il capo dell’amministrazione presidenziale Andriï Iermak ha pubblicato un messaggio inequivocabile su Telegram:
Regione di Kursk, buone notizie. La Russia ottiene ciò che si merita.
Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale ucraina
Il momento è cruciale in quanto Trump ritorna sulla cresta dell’onda
La tempistica di questa operazione solleva interrogativi, poiché avverrà due settimane prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Il neo rieletto presidente americano ha chiesto un “cessate il fuoco immediato” e ha promesso di lavorare per un accordo di pace, senza tuttavia dettagliare il suo piano.
Trump ha anche affermato di essere contrario all’uso da parte dell’Ucraina dei missili americani ATACMS per colpire il territorio russo, una linea rossa per Mosca. Kiev cercherà di creare il fatto compiuto sul terreno prima di un possibile cambio di direzione da parte di Washington?
I prossimi giorni saranno decisivi per valutare la reale portata di questa controffensiva e la capacità di reazione della parte russa. Una cosa è certa: lontano dalle dichiarazioni trionfaliste del Cremlino, il conflitto è tutt’altro che concluso e riserva ancora la sua parte di sorprese. La “debacle” dei confini russi potrebbe diventare il feroce simbolo delle difficoltà di Mosca nel contenere la determinazione ucraina, a 30 mesi dall’inizio dell’“operazione militare speciale”.