Il Napoli batte Firenze per la vetta e stasera tutti i riflettori saranno puntati sul derby tra Roma e Lazio

Il Napoli batte Firenze per la vetta e stasera tutti i riflettori saranno puntati sul derby tra Roma e Lazio
Il Napoli batte Firenze per la vetta e stasera tutti i riflettori saranno puntati sul derby tra Roma e Lazio
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Grande prestazione del Napoli di Conte a Firenze che da solo vale la vetta della classifica ma con più partite di Atalanta e Inter. Attesissimo il derby di stasera all’Olimpico tra Roma e Lazio

Il Napoli mette la freccia. Là vittoria di Firenzeun netto 3-0 segnato da Neres, Lukaku e McTominaygli permette di guadagnare 3 punti su Atalanta e Inter e di portarsi in testa al campionato, ma con una partita in più su Gasperini e addirittura due su Inzaghi. La classifica è quindi nella migliore delle ipotesi provvisoria, ma gli Azzurri hanno sicuramente dato una dimostrazione di forza molto importante, sul campo di una Viola uscita piuttosto ridotta. Questa sera (ore 20:45) si accenderanno i riflettori Romateatro di Derby tra i giallorossi di Ranieri e il Laziale di Baroni: sfida avvincente e delicata, tra due squadre alla ricerca del primato urbano, ma anche e soprattutto di punti importanti per la classifica.

Fiorentina – Napoli 0-3: Conte batte Franchi e trascina Atalanta e Inter

Non sappiamo dove andrà Napoli a fine stagione, ma la sensazione è che questa 3-0 sul terreno di Fiorentina potrebbe rivelarsi decisamente importante nell’economia del suo campionato. Un passo falso avrebbe dato una bella spinta ad Atalanta e Inter visti i rispettivi recuperi; Sono invece gli uomini di Conte ad approfittare della situazione, sfruttando al meglio l’assist della Supercoppa. Il tecnico italiano, ancora una volta, si è dimostrato determinante con il suo calcio semplice ma efficace, basato su fisicità, organizzazione e cinismo. Palladinoè comunque sminuito dal confronto, perché se è vero che due gol su tre sono frutto di errori individuali, è anche vero che i suoi strategia si è scoperto mala partire dall’abbandono del classico 4-2-3-1 in favore di uno poco redditizio 3-4-2-1. La partita, equilibrata per quasi mezz’ora, si è conclusa al 29′ grazie a Neresautore di una delle sue serpentine terminata proprio ai piedi della porta di De Gea. I Viola hanno un sussulto d’orgoglio e si godono l’emozione del pareggio, ma il bere da Kean era annullato per un controllo al braccio dello stesso attaccante e la partita scivola sullo 0-1 fino all’intervallo. In avvio di ripresa, ecco l’accelerazione decisiva del Napoli, con la “gentile” collaborazione di Moreno: un peccato, infatti, fatelo su Anguissa chi ha permesso Lukaku raddoppiare il vantaggio dal dischetto (54esimo). Palladino prova poi a rimettere insieme i pezzi tornando al 4-2-3-1, ma doppio intervento del duo Meret-Rrahmani Sono Mandragora e Beltran questo toglie ogni speranza di ritornare in gara, distrutta definitivamente poco dopo McTominay: lo scozzese approfitta di un errore di Comuzzo e raffredda De Gea per la terza volta (68′), permettendo a Conte di chiudere il girone d’andata con 44 punti, record assoluto per un allenatore napoletano al primo anno.

In lutto per Conte, parla il deputato Stellini: “Fare 44 punti in un girone era inimmaginabile”

“Siamo molto contenti della vittoria, ma oggi abbiamo ricevuto un brutto colpo perché abbiamo perso una persona molto vicina al Napoli – il commento di Stellini, intervenuto in conferenza al posto di Conte -. Un bambino che stava male e al quale abbiamo cercato di regalare momenti di gioia e che ci ha dato tanta forza, l’allenatore non voleva venire a parlare. Non so se questo successo sia segno di un cambio di mentalità, ma è una cosa importante che dimostra che i nostri ragazzi stanno lavorando bene. Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo, abbiamo segnato 44 punti e questo era inimmaginabile a inizio anno. Prendiamo grandi energie dalla vittoria, i ragazzi devono essere orgogliosi di quanto fatto da inizio anno. Siamo contenti perché anche chi ha giocato meno ha fatto una grande partita. Oggi questa maturità la sentiamo, ma dovremo dimostrarlo partita dopo partita”.

Roma – Lazio (20;45, Dazn)

L’imperdibile appuntamento della domenica si svolgerà all’Olimpico, dove Roma e Laziale competeranno per il 184esimo Derby della Capitale, la 161esima in Serie A. Una sfida che va oltre la classifica e che tocca sfere ben più importanti come passione e sentimento, anche se i punti restano sempre gli stessi. Se fosse una partita come le altre, infatti, parleremmo della Lazio nettamente favorita, con un +15 mai visto prima, almeno in un girone unico. Mai una squadra della Capitale aveva avuto un tale vantaggio sull’altra dopo sole 18 giornate, ma la Roma non parte certo battuta, sogna addirittura di raggiungere il traguardo battendo la cugina Lazio. Raniericome un vecchio cuore Testaccino con 4 derby sulle spalle (tutti vinti), sfruttato proprio quello, mentre Baronedurante il suo primo derby urbano, ha chiesto alla sua squadra di non perdere il carattere e di far valere la superiorità fin qui osservata. Vedremo se prevarrà la corrente emotiva o tecnica, la partita si preannuncia sicuramente nervosa come vuole la tradizione, anche se forse un po’ meno che nel recente passato. I tempi di Mourinho contro Sarriinfatti sono archiviati e la sensazione è che entrambi vogliano provare a giocarsela con le rispettive armi, anche se il carico di pressione porterà alla consueta prudenza. Per la Roma, intesa come città, è anche una prova di civica: dopo sei anni, infatti, si giocherà nuovamente il derby sieri (quello del 2021 non conta, visto che gli stadi erano a porte chiuse causa Covid) e la Prefettura di Polizia ha predisposto un piano per evitare i (purtroppo) soliti incidenti. L’Olimpico si vestirà a festa più di 65mila spettatori (ancora un altro esausto), di cui 17.500 della Lazio: un’occasione da non perdere, per dimostrare a tutti che anche a Roma si può vivere un derby solo ed esclusivamente all’insegna del calcio.

Ranieri: “Nel derby si resetta tutto, è ora di regalare un po’ di gioia ai Friedkin”

“Nella gestione del gruppo i derby pensano a se stessi, i tifosi te lo fanno già vivere ad ogni evento – ha sottolineato Ranieri -. Abbiamo aperto le ‘Tre Fontane’ per augurare un felice anno nuovo, incontrare i nostri tifosi e le nostre famiglie. Non dovevamo concederci di più perché lo fanno in ogni partita. È logico che siano consapevoli di voler arrivare in Champions una volta arrivati, ma ogni derby è diverso, non importa la classifica o altro, basta il fischio d’inizio: da lì ci saranno diverse partite dentro. la partita. Ho una certa età, c’è stato un tempo in cui la gente diceva “Non parliamo dei rom, li amiamo”. L’ho sempre amata e l’amerò sempre nel bene e nel male. Da bambino, un presidente fondò addirittura una collezione e questi tifosi diventarono membri per tutta la vita. I Friedkin ci hanno investito tanti soldi, è ora di dargli qualche soddisfazione. Dicembre ci ha fatto capire che siamo riusciti a tornare insieme, ormai siamo una squadra. Non so dove potremo arrivare, sinceramente non ho mai promesso alle mie squadre altro che lavoro, sacrifici e voglia di dare il meglio di me in ogni situazione, in ogni partita. Adesso dobbiamo appianare i nodi, ma la nave salpa di nuovo”.

Baroni: “Si vive di partite così, il derby è come il giorno di Natale”

“Il derby è speciale, si vive per queste partite – ha risposto Barone -. Sono meravigliosi, c’è tutta la passione dentro. Non solo io, ma anche la squadra, dobbiamo tutti affrontare la gara con la gioia che una sfida come questa porta con sé. La Lazio è la favorita? Un principio, questa partita la giochiamo adesso, non due mesi fa: nelle ultime cinque partite le squadre hanno fatto gli stessi punti e da quando c’è Ranieri la Roma ha segnato doppietta. Una sfida equilibrata e pericolosa, che la rende ancora più bella. L’attesa del derby è diversa dalle altre? Come a dire che Natale è un giorno come gli altri, per me non è così e non lo sarà nemmeno il derby. Questa sarà la partita dove ci vorrà voglia e determinazione, tutto quello che abbiamo sempre messo in campo. E’ la nostra natura, questa squadra non deve mai perdere il carattere, quando lo fa perde qualcosa. Sappiamo benissimo quanto sia pericolosa la partita, ma dobbiamo giocare come la Lazio, in questa partita c’è tutta la passione della città, dei due tifosi. Quando si vive con passione è bellissimo, voglio che la squadra si avvicini a questo evento con gioia”.

Roma – Lazio, le probabili composizioni

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, El Shaarawy; Dovbyk

In panchina del parco: Ryan, Marin, Sangaré, Hermoso, Dahl, De Marzi, Abdulhamid, Pisilli, Le Fée, Zalewski, Baldanzi, Lo. Pellegrini, Soulé, Shomurodov

allenatore: Ranieri

Non disponibile: Cristante, Celik

Squalificato: Nessuno

Laziale (4-2-3-1) : Provédel ; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni; Castellanos

In panchina del parco: Mandas, Furlanetto, Gigot, Lu Pellegrini, Lazzari, Castrovilli, Hysaj, Basic, Tchaouna, Noslin, Dia.

allenatore: Barone

Non disponibile: Vicino, Pedro, Patric

Squalificato: Nessuno

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