La custodia del detenuto che venerdì ha preso in ostaggio cinque persone nel carcere di Arles (Bouches-du-Rhône) è stata interrotta sabato, dopo che un esperto psichiatrico ha concluso che il suo ricovero in un reparto psichiatrico era necessario.
La custodia del detenuto che ha preso in ostaggio cinque persone venerdì nel carcere di Arles (Bouches-du-Rhône) è stata interrotta sabato 4 gennaio, dopo che un esperto psichiatrico ha concluso che il suo ricovero nel reparto era necessario. psichiatrico, secondo un comunicato stampa della procura di Tarascona.
L’esperto psichiatrico ha concluso “che si è verificato uno scompenso dei disturbi della personalità con l’effetto di renderlo pericoloso per sé e per gli altri” e ha raccomandato “un ricovero forzato in un ambiente specializzato”, ha indicato in un comunicato il pubblico ministero di Tarascona, Laurent Gumbau. inviato all’AFP.
Questo cittadino della Guyana, 37 anni, ha preso in ostaggio per cinque ore venerdì quattro membri del personale medico e una guardia carceraria, nel reparto di cura della prigione centrale di Arles, dove li ha sequestrati sotto la minaccia di un’arma artigianale, prima di arrendersi senza causare ferite.
L’uomo sembrava avere il “motivo” per cambiare istituto, ma “non c’era nessuna richiesta precisa, scritta, come i detenuti possono fare all’amministrazione penitenziaria”, ha sottolineato venerdì il procuratore di Tarascona. .
Una condanna a 18 anni di carcere
La custodia di questo detenuto, che stava scontando una pena detentiva di 18 anni nel carcere centrale di Arles per stupro sotto minaccia di arma da fuoco, è stata revocata alle 18,30, ha detto il magistrato, “e un’ammissione completa senza consenso eseguita (…) presso il reparto specializzato centro ospedaliero di Montfavet” (Vaucluse). “Potrebbe essere curato all’inizio della prossima settimana presso l’unità ospedaliera appositamente progettata (UHSA) a Marsiglia”, ha aggiunto.
Non appena il suo stato di salute “si sarà sufficientemente stabilizzato, sarà nuovamente interrogato nell’ambito della ripresa del provvedimento di custodia cautelare”, ha precisato Laurent Gumbau. Diverse fonti hanno evidenziato venerdì i disturbi psichiatrici del detenuto, definito “instabile”, senza che venga formalmente accertata alcuna patologia.
Il prefetto di polizia delle Bouches-du-Rhône, Pierre-Edouard Colliex, ha descritto quest’uomo, noto “per atti di violenza, soprattutto in detenzione”, come “molto pericoloso”, accogliendo alla fine un esito “senza l’uso della forza”. di una “trattativa abbastanza lunga e abbastanza complicata”.