Dopo la morte violenta della giovane Barbara nel suo studio di Avignone, un uomo è stato arrestato dalla polizia olandese. Prosegue l’inchiesta su “omicidio, atti di tortura e barbarie da parte di una banda organizzata”.
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Più di tre settimane dopo la morte della giovane Barbara nel suo appartamento ad Avignone (Vaucluse)un uomo sulla trentina è stato arrestato il 25 dicembre ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Era oggetto di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura di Avignone, sospettato di essere stato in contatto con la vittima, 24enne, poche ore prima della sua morte, avvenuta il 10 dicembre.
La morte violenta della giovane, nel suo studio a due passi da Place de l’Horloge, nel centro di Avignone, sarebbe avvenuta in seguito a strangolamento, come indicato nel referto dell’autopsia. L’inchiesta su “omicidio, atti di tortura e barbarie da parte di una banda organizzata” era stato affidato alla Divisione Crimine Organizzato e Specializzato (DCOS). Secondo le prime informazioni, la giovane avrebbe consumato stupefacenti in casa nel fine settimana prima della morte insieme ad altre persone.
La vittima mostrava segni di gonfiore sul viso ed era parzialmente spogliata, il che inizialmente faceva pensare che potesse essere stata vittima di uno stupro. Un’ipotesi definitivamente scartata dall’autopsia.
Ricercato attivamente dalla polizia, questo trentenne, arrestato dalla polizia olandese, ha condiviso gli ultimi istanti di vita della giovane Barbara. È ancora imprigionato nei Paesi Bassi da Natale.