OPINIONI Secondo alcune fonti, Zanka sarebbe sul punto di unirsi ai LA Galaxy, a pochi mesi dal suo arrivo a Bruxelles.
Un parere sulla questione. Decifrazione.
La tristemente ricordata sconfitta casalinga contro Dender ha avuto la meglio sulla pazienza dell’esile danese che, nonostante avesse quasi 35 anni, è impazzito mentre veniva copiosamente fischiato dal pubblico del Lotto Park.
Questa crocifissione formale era giustificata?
Come spesso accade, ci saranno 2 schieramenti pro e contro per interpretare questa frase del Vox Populi.
Contrariamente a quanto talvolta abbiamo letto o sentito qua e là, Zanka non è una capra né un perdente.
Questa conclusione facile e perentoria è necessariamente erronea.
Tutti saranno d’accordo, immagino, che non giochiamo 102 partite di PL e 37 nella selezione danese, passando per club come Copenaghen, PSV, Fenerbahce e Brentford se siamo una quiche in campo. Rimaniamo seri.
Non ha più senso ammettere che in realtà Jorgensen è un giocatore che semplicemente non si addice allo Sporting attuale?
Zanka è sostanzialmente un soldato valoroso, sicuramente invecchiato, che potrebbe essere un buon tassello in una difesa già solida.
Lui però non è un boss e il paragone fatto con Vertonghen, difensore di livello mondiale, non è giusto.
A sua discolpa va detto che è stato costretto dagli eventi a suonare in un registro che non è il suo e ad assumere un ruolo che va ben oltre le sue competenze.
Il ragazzo non si è messo nelle migliori condizioni trovandosi, il più delle volte, affiancato da terzini più deboli della media dal punto di vista difensivo (Foket e N’Diaye), dietro un centrocampo centrale friabile e raramente dominante di cui Leoni ne rimprovera la mancanza. di chili, Rits il peso degli anni e Dendoncker il suo totale decadimento.
Vacci piano, amico.
Per finire, viene comunque associato ad un buon 19enne esordiente che deve necessariamente farsi guidare piuttosto che concentrarsi sui propri compiti.
Cos’altro ?
Come se non bastasse, gli verrà comunque chiesto di giocare sul lato sinistro della difesa, essendo lui un destro puro.
Freddo !
Infine, l’Anderlecht prova (goffamente) a costruire da dietro per creare un varco, che non rientra assolutamente nelle qualità del danese, che non ha né la tecnica né il passaggio lungo di Debast o Vertonghen.
Abbiamo quindi praticamente il tipico esempio di un giocatore che ha il profilo opposto a quello che corrisponde alle esigenze.
Siamo quindi nella controindicazione più palese!
Questo si chiama errore di casting.
Fredberg e la sua Denmark Addiction hanno ancora una volta scavalcato i reclutamenti basati sulle competenze tecnico-tattiche in favore di criteri più incentrati sul passaporto, sulla ristrettezza della rete e sulla natura “libera” del giocatore.
La sfiducia accumulata in questo utilizzo inappropriato di Zanka, sommata ai licenziamenti di chi lo ha ingaggiato (Riemer/Fredberg), alla fine lo ha reso così cattivo che il giocatore ora non è più in grado di effettuare un passaggio a 5 metri.
Dobbiamo quindi liberarcene? Assolutamente perché oggi è più dannoso che utile al rendimento della squadra.
Tutta colpa sua e della sua mancanza di qualità?
NO ! Lo Sporting e la sua disastrosa gestione sportiva negli ultimi anni, che sembra un armeggiare inafferrabile, è ancora una volta coinvolto nella realtà sul campo.
Come nel caso di DDK, Foket o anche Vasquez, per non parlare di Patris o Flips per i quali recentemente sono stati spesi quasi 10 milioni.
Alla nostra dirigenza però non è mancata la fortuna con il miracolo Cosemans che ci ha permesso di piazzarci in campionato, almeno 3 posizioni, più in alto di dove avremmo dovuto essere.
E poiché a Colin sono stati risparmiati infortuni e squalifiche, abbiamo quasi finito per dimenticare che c’era un grosso problema con i portieri al Lotto Park.
Finché non si rompe va bene, ma per quanto ancora?
Le amare sconfitte contro Genk e Bruges ci hanno davvero riportato con i piedi per terra.
Il divario con queste macchine è enorme e immaginare che i ritorni di Vertonghen e Hazard diano allo Sporting il peso sufficiente per competere per i premi sarebbe un ottimismo ingenuo soprattutto perché l’Unione ha trovato anche la giusta carburazione.
A meno che l’obiettivo non sia trascorrere l’inverno europeo e raggiungere i PO per recuperare i numeri.
Insomma, perché no?
Se la RSCA avrà altre ambizioni, si tratterà più di rafforzarsi che di un semplice trasferimento.
I potenziali arrivi devono assolutamente essere migliori dei giocatori già presenti, altrimenti sarà illusorio mantenere qualsiasi velleità di gloria.
La nobiltà è obbligata.
Quella in questione non si acquisisce per nascita o storia passata ma per azioni.
Si dice che la volpe sia un animale astuto.
Vediamo se ha più di un buon asso nella manica.
Aspetta e vedi.
COYM
Kargamel
Fonte: ©Fonte interna