L’euro scende al livello più basso degli ultimi due anni rispetto al dollaro

L’euro scende al livello più basso degli ultimi due anni rispetto al dollaro
L’euro scende al livello più basso degli ultimi due anni rispetto al dollaro
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Intorno alle 12:55 di questo giovedì, l’euro ha perso lo 0,23% contro il dollaro, a 1,0332 dollari per euro, dopo essere crollato a 1,0314 dollari, il livello migliore dalla fine di novembre 2022 contro la valuta americana. Sul mercato dei cambi, il biglietto verde si è rafforzato anche nei confronti della valuta britannica, che ha perso lo 0,51%, a 1,2453 dollari per sterlina, dopo il minimo dall’aprile 2024, a 1,2435 dollari per sterlina.

“Si tratta semplicemente della continuazione della tendenza al rialzo del dollaro osservata nella seconda parte dell’anno scorso, in particolare dopo la vittoria di Donald Trump” alle elezioni presidenziali americane, ritiene Russ Mould, analista di AJ Bell.

Solo altri due tagli dei tassi previsti negli Stati Uniti quest’anno

Al contrario, la valuta giapponese si mantiene stabile rispetto al biglietto verde, beneficiando dell’ottimismo degli economisti giapponesi nei confronti di ulteriori aumenti dei tassi da parte della banca centrale del Giappone (BoJ) nel 2025. Intorno alle 12:55, lo yen era quasi stabile (+0,01% ) contro il biglietto verde, a 157,21 yen per dollaro. Sulla base di economisti giapponesi, il Japan Times ha stimato mercoledì che la BoJ dovrebbe alzare i tassi due o tre volte quest’anno, il che potrebbe portare il suo tasso chiave all’1,00% per la prima volta in tre decenni. Da marzo 2024, la BoJ ha iniziato a normalizzare la sua politica monetaria alzando i tassi due volte nel 2024. Ma, durante la sua ultima riunione, a dicembre, il suo governatore, Kazuo Ueda, ha parlato di una pausa prolungata nella politica monetaria restrittiva di un clima di incertezza economica.

Negli Stati Uniti, la banca centrale (Fed) sta prendendo in considerazione solo due tagli dei tassi di interesse quest’anno, rispetto ai quattro precedentemente previsti. Gli analisti ritengono che la Banca Centrale Europea (BCE) dovrebbe ridurre i tassi a un ritmo più sostenuto rispetto a quello della Fed, data la debole crescita economica nell’Eurozona, dove l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2% fissato dalla BCE . Per quanto riguarda la banca centrale britannica (BoE), il mercato prevede ancora due o tre tagli dei tassi nel 2025.

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