di
Alessandro Bocci
Dopo quattro pareggi di fila la Juventus torna alla vittoria: Monza k.o con i gol di McKennie e Nico Gonzalez, anche se la squadra di Thiago Motta in difesa soffre più del dovuto
Tre punti e basta. La Juve resta un’incompiuta, vince dopo quattro pareggi consecutivi, ma non riesce a trovare il filo del gioco, tutto il contrario di quanto era lecito immaginarsi nel momento in cui Cristiano Giuntoli è andato a pescare Thiago Motta. Il cantiere è aperto: l’unico vanto è l’imbattibilità. Zero sconfitte, ma solo sette vittorie. Quella in casa del Monzaultimo della classe e senza nove giocatori, serve ai bianconeri per agganciare la Fiorentinache però ha due partite in meno e arrivare a tre punti dal quarto posto Champions della Lazio. Ma non toglie i dubbi a Thiago, profeta tornato sulla terra. L’Atalanta e lo scudetto sono lontani nove lunghezze e la Signora, al di là del ritardo in classifica, non ha ancora un equilibrio e di conseguenza un’identità. Quando trova una certa pericolosità offensiva, come in certi frangenti all’U-Power Stadium con tutte e cinque le stelle in campo, si scopre pericolosamente dietro. La coperta è corta. E la soluzione del problema sembra lontana.
Juve, che fatica in difesa
Motta, sulla scorta di quanto visto in Coppa Italia, insiste con Acquirenti sulla linea mediana a fianco di Locatellinella speranza che l’olandese, l’acquisto più caro dell’estate bianconera, si svegli dal torpore. L’allenatore aggiunge Nico Gonzáleztitolare per la prima volta dopo due mesi e mezzo, a Conceicao e Yildiz, con Vlahovic a guidare l’attacco. Una Juve a trazione offensiva, con McKennie terzino perché a forza di pareggi lo scudetto è diventato una chimera. E proprio l’americano sblocca il risultato, sfruttando l’angolo di Koop e soprattutto la mollezza dei brianzoli in difesa. La rete del vantaggio, dopo meno di un quarto d’ora, dovrebbe servire a imprimere l’accelerata decisiva per chiudere il conto. E invece l’orgoglioso Monza nelle ripartenze mette in difficoltà la Signora. E la Juve mostra crepe preoccupanti là dietro. Il pari di Birindellial volo da centro area, primo gol in serie A, è uno schiaffo in faccia a Motta.
La Juve segna ancora, e ancora con la complicità dei difensori avversari, grazie al tiro sottomisura di Nico González, terzo acuto stagionale, che si sblocca in campionato. L’argentino aiuta moltissimo la fase offensiva della Juve, riempie l’area, sostiene Vlahovic, favorisce il giro palla che però resta macchinoso. Con le stelle tutte in campo, la Juve però si scopre e prima dell’intervallo il Monza ha due occasioni per fare 2-2.
Nel secondo tempo senza Acquirentisostituito per un lieve fastidio all’adduttore, che sarà verificato in settimana, Thiago prova con Thuram nel tentativo di dare maggiore sostanza al centrocampo. La Juve attacca, ma anche subisce. Turati è bravo su Yildiz e un po’ in difficoltà su due tiri da fuori di Nico, ma anche Di Gregorio, nel suo vecchio stadio, deve mostrarsi reattivo sulle conclusioni di Bianco e Caprari. La partita resta aperta. E sempre in nome dell’equilibrio Motta richiama lo stanco Nico per Cambiaso con McKennie che trasloca sulla trequarti.
Il finale della Juve è solo sofferenza, come una vecchia provinciale qualsiasi. Ma tiene. E il Monza continua a perdere. Proprio la Juventus, nel settembre 2022, era stata il trampolino di un altro allenatore, Raffaele Palladino, ora alla Fiorentina. La Signora, 27 dopo, fa traballare ancora di più la già poco stabile panchina di Alessandro Nesta che resta sotto esame. Il suo futuro è nelle mani esperte di Adriano Galliani, una maschera in tribuna. Il Monza gioca bene, ma non segna e non fa punti ed è alla terza sconfitta di fila, la quarta in casa. La salvezza, a due turni dalla fine del girone di andata, è lontana cinque punti.
22 dicembre 2024 ( modifica il 22 dicembre 2024 | 23:16)
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