Borja Valero: “Non volevo l’Inter. Icardi era devastante, Lukaku un orsacchiotto”

Borja Valero: “Non volevo l’Inter. Icardi era devastante, Lukaku un orsacchiotto”
Borja Valero: “Non volevo l’Inter. Icardi era devastante, Lukaku un orsacchiotto”
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Nel podcast ci sono OCW Sport, Borja Valero ha raccontato il periodo trascorso all’Inter, a partire dalla trattativa estiva che lo ha portato a Milano: “Nella presentazione all’Inter lo dico, io non volevo andarci, volevo rimanere alla Fiorentina ma loro pensavano fossi un peso. La Fiorentina non si aspettava arrivasse una squadra così importante. Spalletti è arrivato e ha detto io voglio Borja. Quando parlo di grande storia parlo di storia, l’Inter deve lottare per quelle cose lì. Dovevamo rilanciare quell’Inter, l’obiettivo era tornare in Champions ma non era facile. Alla fine soffrendo ce l’abbiamo fatta. Con la Lazio all’ultima giornata ci siamo giocati la Champions, noi dovevamo solo vincere. Loro in vantaggio, poi il pareggio e alla fine il gol vittoria”.

Icardi che giocatore era?
“Aveva il peso di tutto l’attacco, negli ultimi metri era devastante. Capocannoniere insieme a Immobile, con poco faceva gol. Ci ha aiutato a raggiungere la Champions. Spalletti uno di quello che mi ha dato di più: ha un’età, ma aveva la capacità di modernizzarsi e di sviluppare, prendeva spunti da altri allenatori. Bravo a trovare soluzioni”.

Com’è stato il passaggio da Spalletti a Conte?
“Dopo due anni di Spalletti, dove siamo tornati in Champions stabilmente, arriva Conte che era molto diverso. Molto esigente dal punto di vista fisico in allenamento. Appena arrivato ha detto che non facevo parte dei suoi piani, io ho detto che non avevo intenzione di andarmene via, ero convinto di poter dare una mano e sono rimasto. A volte rimanevo fuori dalle esercitazioni, ero il 23esimo, mi allenavo a volte da solo a 35-36 anni, ma avevo fiducia in me. Conte non gli importa come ti chiami, lo stipendio, quanto hai vinto, per lui conta il momento. Se vede che stai meglio di un altro ti fa giocare. Io ho avuto la fortuna che si sono infortunati in tanti, quando sono entrato ho fatto bene e da lì ho sempre avuto più spazio. Siamo andati vicino a vincere, secondi in campionato e finale di Europa League. Abbiamo avuto una partita brutta in Coppa Italia altrimenti avremmo giocato anche la finale”.

Avete perso la finale di Europa League a causa di un autogol di Lukaku.
“Con il Siviglia non ha avuto molte colpe. Ci ha dato tantissimo quell’anno, ha fatto tantissimi gol. Ha vissuto sempre tutto tranquillamente, è un orsacchiotto, è tranquillissimo. Le decisioni di cambiare squadra le avrà prese lui e se ne prende le responsabilità. Ma è una persona molto pacata e tranquilla”.

Qual è il suo parere sulla famosa parata laser di Handanovic?
“Sono cose virali dei social. Non ho mai giocato con un giocatore più professionista di Samir, mai visto uno allenarsi come lui, tanto e con tanta dedizione. Incredibile. Non gli importava nulla di quello che dicevano, lavora sodo”.

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