Torino, Cairo dopo il ko il Bologna: “Quel gol al 70′ non va mai preso”

Torino, Cairo dopo il ko il Bologna: “Quel gol al 70′ non va mai preso”
Torino, Cairo dopo il ko il Bologna: “Quel gol al 70′ non va mai preso”
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Il tecnico Vanoli: “La rete dell’1-0 ci ha tagliato le gambe, ma non sono certo uno che si abbatte: sono un guerriero e vado avanti. Karamoh? Con me gioca chi merita…”

dal nostro inviato Matteo Pierelli

21 dicembre – 22:24 -TORINO

Il presidente del Torino Urbano Cairo esce dallo stadio quando sono passate da poco le 17.40. “Buona partita, purtroppo abbiamo preso quel gol al settantesimo che non devi mai prendere. Buon Natale a tutti” il suo commento, prima di lasciare l’Olimpico in macchina. I granata sono usciti sconfitti dalla partita con il Bologna senza così replicare il successo della settimana scorsa a Empoli, dove Che Adams aveva deciso con un capolavoro da centrocampo.

Guardare avanti

Il Toro, stavolta, è stato punito da una disattenzione difensiva che ha portato al gol di Dallinga e poi dalla rasoiata di Pobega nel finale. Una sconfitta dolorosa, anche se Paolo Vanoli cerca di guardare avanti. “Non sono certo uno che si abbatte – le parole del tecnico -. Sono un guerriero e vado avanti. Cerco di dare il 110% e se non basta do il 120%. Non mi sono mai arreso in qualsiasi cosa io abbia fatto e non lo farò certo adesso”. Poi l’allenatore granata è passato ad analizzare la partita. “Il nostro è stato un buon primo tempo, ma non siamo stati cinici nelle occasioni. Il grande rammarico è che non possiamo prendere un gol del genere e parlo ovviamente dell’1-0. Quell’episodio ci ha un po’ tagliato le gambe. Da lì in avanti abbiamo provato a riprenderla, ma la nostra è stata una reazione di confusione, senza dare continuità a ciò che avevamo fatto all’inizio. Peccato perché tutti i ragazzi ci credevano a fare una partita di spessore. E in parte l’abbiamo anche fatta. Ma dobbiamo pure imparare a rimanere in gara fino alla fine: l’1-0 si può sempre recuperare. Invece, dopo aver subito gol, ci siamo allungati, lanciavamo lungo per cercare la spizzata. Potevamo senz’altro ragionare meglio, poi il secondo gol ha chiuso la partita contro un avversario comunque forte. Il Bologna lo scorso anno si è qualificato per la Champions e giocando quella competizione sono cresciuti”.

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Insistere

Il Torino, che tornerà in campo domenica 29 a Udine, ieri ha buttato tanti palloni in area, che però non sono stati sfruttati dagli attaccanti. Fra i quali ha nuovamente deluso Sanabria, ancora a secco (non segna dal 20 ottobre, dalla gara con il Cagliari) e apparso avulso dal gioco. “Tonny per noi è un giocatore importante – continua Vanoli -, senza Zapata si è preso delle responsabilità e ora deve uscire la sua personalità. Non ci sono problemi, ma da giocatori come lui ci si aspetta di più. E anche lui lo sa. Chiaro che quando c’era Duvan avevamo un altro modo di giocare, ma questo è un altro discorso”. Vanoli invece ha elogiato la prova di Karamoh, titolare per la seconda partita di fila dopo Empoli, di Gineitis e Pedersen. “Con me gioca chi merita, l’ho dimostrato con Karamoh che ha fatto un’ottima partita. Anche Gineitis e Pederson mi sono piaciuti. Tutti i ragazzi stanno dando tanto. Ma non basta: bisogna dare di più”.

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