(BFM Bourse) – Martedì l'indice parigino è salito a metà seduta, sostenuto dal rialzo del produttore di aerei, notato per l'acquisto da parte di Deutsche Bank.
Il CAC 40 fatica a trovare la direzione. Martedì a metà seduta l'indice parigino è salito dello 0,32% a 7.380,79 punti. Ma la tendenza appare fragile e i volumi scambiati (500 milioni di euro intorno a mezzanotte) restano modesti.
Gli investitori rischiano di limitare l'assunzione di rischi prima dell'esito della riunione della Federal Reserve americana (Fed), che inizierà martedì e si concluderà mercoledì.
“Non dovrebbero esserci grandi sorprese da parte della Fed. Il 94% degli operatori di mercato prevede un taglio di 25 punti base (0,25 punti percentuali). La grande incognita però riguarda la velocità del taglio dei tassi l'anno prossimo”, spiega William Gerlach di iBanfirst.
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Airbus e Safran forniti dalla Deutsche Bank
Dal punto di vista degli indicatori, i mercati prendono atto del calo dell'Ifo, che misura il morale degli investitori tedeschi. Questo indice è sceso a 84,7 a dicembre, rispetto a 85,6 di novembre, il più basso da maggio 2020.
Dal lato del valore, il CAC 40 è guidato da due delle sue maggiori capitalizzazioni, vale a dire Airbus e Safran. Deutsche Bank si è mossa per acquistare entrambi i titoli, ritenendo che Airbus dovrebbe controllare meglio la sua catena di fornitura nel 2025. Per Safran, la banca ritiene che il recente calo del titolo dopo il deludente investor day costituisca un punto di miglioramento.
Bene il lusso, con LVMH che guadagna l'1,3% e Hermès l'1,45%. In una nota pubblicata questo martedì, HSBC ha ribadito il suo orientamento positivo sul settore, con un consiglio di acquisto su entrambi i titoli. La banca sino-britannica ha ribadito di aver visto segnali di aumento delle vendite negli Stati Uniti.
Vivendi ha ceduto il 7,25% dopo essere balzato del 41,7% il giorno prima, quando il gruppo si era separato da Canal+, Havas e Louis Hachette Group.
Sugli altri mercati l'euro ha ceduto lo 0,25% rispetto al dollaro a 1,0488 dollari. Il petrolio sta scendendo leggermente. Il contratto di febbraio sul Brent del Mare del Nord è sceso dello 0,8% a 73,30 dollari al barile, mentre il contratto di gennaio sul WTI quotato a New York è sceso dell'1% a 70,02 dollari al barile.
Julien Marion – ©2024 Borsa BFM
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