Undici province del sud della Thailandia stanno attualmente affrontando inondazioni di varia intensità, alcune delle quali iniziano a ritirarsi dopo diverse settimane sott’acqua, altre subiscono le conseguenze delle ultime piogge torrenziali.
Le province più colpite negli ultimi giorni sono state Nakhon Si Thammarat, Surat Thani, Chumphon, Ranong e Phatthalung, dove lunedì le autorità hanno registrato circa 128.000 famiglie colpite e otto morti in totale, secondo il Bangkok Post.
Il 16 dicembre le inondazioni più gravi sono state segnalate nelle province di Nakhon Si Thammarat e Surat Thani, compresa l’isola turistica di Koh Samui.
Lunedì Nakhon Si Thammarat ha registrato fino a 392 mm di pioggia in 24 ore, con livelli dell’acqua che in alcuni punti hanno raggiunto tra 100 e 120 cm.
Nella vicina provincia di Surat Thani, piogge torrenziali sono cadute tutta la notte, da domenica a lunedì, sull’isola di Koh Samui, provocando forti inondazioni in diverse zone.
Lunedì l’innalzamento delle acque ha reso impraticabili diverse strade e diverse scuole sono state chiuse.
Koh Samui fa parte di un insieme di otto distretti nella provincia di Surat Thani che sono stati dichiarati aree disastrate, secondo il media tailandese ThaiPBS.
Altrove nel sud, sono colpite anche le province di Trang, Satun, Songkhla, Pattani, Yala e Narathiwat, ma in misura minore.
Centri di soccorso sono stati istituiti in diverse province per aiutare i residenti costretti a lasciare le loro case durante la recessione.
Il Centro previsioni meteo thailandese prevede ulteriori precipitazioni nel sud, accompagnate da forti venti e onde fino a 3 metri nel Golfo della Thailandia.