La persona che si prende cura di un bambino piccolo non può essere ritenuta responsabile in caso di morte improvvisa del neonato, ha indicato venerdì scorso la Corte di Cassazione.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Chi si prende cura di un bambino piccolo non è responsabile in caso di morte improvvisa del neonato, ha dichiarato venerdì 13 dicembre la Corte di Cassazione.
La responsabilità di chiunque si prenda cura di un bambino, retribuita o meno, è limitata a un obbligo di mezzi in materia di salute, ha chiarito l’AFP.
Nessuna responsabilità in caso di morte improvvisa del neonato
I giudici hanno deciso sul caso portato davanti alla Corte di Cassazione. Un bambino di pochi mesi è stato trovato morto a casa della tata. Gli esperti hanno quindi concluso che si è trattato di una morte infantile improvvisa dovuta ad asfissia acuta.
I genitori del bambino avevano sporto denuncia, ritenendo che ci fosse stata una mancanza di sorveglianza o addirittura una negligenza da parte della tata, che non si era accorta abbastanza presto che il bambino non respirava più.
Venerdì scorso i giudici hanno quindi confermato il rigetto delle denunce dei genitori, poiché le perizie non hanno evidenziato carenze della tata in termini di sicurezza, ambito in cui ha l’obbligo di ottenere risultati.
Pertanto, in caso di morte improvvisa del neonato, la persona che ha in carico il bambino non può essere ritenuta responsabile, ha insistito la Corte di Cassazione.
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