Nel 2024, il mercato immobiliare ha registrato un calo delle compravendite del 17% su un anno, secondo il rapporto dei notai di Francia pubblicato lunedì 16 dicembre. Questo calo è accompagnato da una riduzione dei prezzi, consentendo agli acquirenti di guadagnare spazio, ma le incertezze politiche ed economiche rallentano le transazioni.
Secondo i notai francesi, il numero di compravendite sarà di sole 750.000 nel 2024, rispetto a 1,2 milioni nel 2021. Questa cifra comprende le transazioni di abitazioni vecchie e nuove e di terreni edificabili. Questo massiccio calo fa parte di una crisi immobiliare iniziata nell’estate del 2022, esacerbata dalla persistente incertezza politica dopo lo scioglimento del giugno 2024.
I prezzi delle case continuano a scendere
Buone notizie per i potenziali acquirenti: il calo dei prezzi si sta diffondendo diffusamente nelle principali metropoli. In media, una famiglia che versa un terzo del proprio reddito in una rata mensile può acquistare un vecchio immobile di 77 m², con un guadagno di 3 m² rispetto al 2023. I cali più marcati riguardano città come Nantes e Lione, dove i prezzi scendono del 9 % o più.
In alcune grandi città, le differenze restano evidenti: una rata mensile di 800 euro in 20 anni permette di acquisire:
- 111 m² a Saint-Étienne,
- 41 m² a Marsiglia o Tolosa,
- 29 m² a Lione,
- solo 12 m² a Parigi.
Fanno però eccezione Parigi e Nizza, con un leggero aumento o stagnazione dei prezzi. Nizza resta anche la seconda città francese più cara per quanto riguarda gli appartamenti.
Tassi di credito in calo ma rallentamento della domanda
Nonostante il calo dei tassi d'interesse, che oscillano tra il 3,15% su 20 anni e il 3,55% su 25 anni, il mercato resta lento. Il rallentamento è attribuito alla situazione economica e al clima di incertezza che pesa sulla fiducia degli operatori immobiliari. Secondo Me Priscille Caignault, portavoce dei notai di Francia, “il mercato sembrava finalmente avvicinarsi al punto di approdo dopo due anni di vertiginoso calo”.
Anche la ricchezza delle famiglie ha sofferto, registrando un calo dello 0,9% nel 2023, secondo un recente studio dell’INSEE e della Banque de France. Questa tendenza segna il secondo anno consecutivo di declino, diretta conseguenza della svalutazione del settore immobiliare.
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