“L’Irlanda ha superato tutte le linee rosse”. In una dichiarazione violenta contro il governo irlandese, il ministro degli Esteri israeliano ha annunciato l'imminente chiusura dell'ambasciata dello Stato ebraico a Dublino. “La retorica antisemita irlandese e le azioni contro Israele si basano sulla delegittimazione e demonizzazione dello Stato ebraico”, si è giustificato Gideon Saar, domenica 15 dicembre, in un commento riportato dal quotidiano Tempi di Israele. Israele intende invece rafforzare la propria presenza diplomatica in Moldavia, Paese considerato più favorevole “Stringere i legami”.
Tel Aviv aveva già richiamato il suo ambasciatore a maggio, in reazione al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Dublino. Ma questa chiusura pura e semplice delle rappresentanze diplomatiche segna, come rileva la stampa irlandese, il culmine delle tensioni tra i due Paesi. “Le relazioni si sono deteriorate in modo significativo dal 7 ottobre 2023, giorno dei sanguinosi attacchi di Hamas contro Israele seguiti da una risposta su Gaza, la cui portata è criticata dall’Irlanda”