La costruzione di un gasdotto che collegherà il Qatar, nel Golfo, alla Turchia per terminare in Europa, riemerge dopo il crollo del regime Baath siriano.
Se costruito, il mega gasdotto Qatar-Turchia consentirebbe un importante sviluppo del mercato: i mercati dell’Unione Europea potrebbero ricevere il gas del Qatar, dal più grande giacimento di gas naturale del mondo, attraverso un hub in Turchia. Il Qatar ha le terze riserve di gas più grandi al mondo, dietro Russia e Iran.
Il 10 dicembre Türkiye Today ha riportato nuove prospettive per il gasdotto Qatar-Türkiye. Nel 2009, questo progetto sarebbe stato respinto dall’ex presidente siriano Bashar al-Assad, rifugiatosi in Russia lo scorso fine settimana, e da allora non è più stato all’ordine del giorno. Al momento della bocciatura di Assad, alcuni rapporti indicavano che il suo regime aveva deciso contro il gasdotto per proteggere gli interessi della sua alleata Russia, che allora era il principale fornitore di gas naturale dell’Europa. In diverse occasioni la Russia ha difeso l’idea di un gasdotto che colleghi l’Iran alla Siria attraverso l’Iraq.
Se in Siria si instaurasse un’amministrazione filo-turca, si potrebbero ricordare le parole dell’ex leader dell’alleato turco Qatar, l’ex emiro Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, che disse: “Non vediamo l’ora di avere un gasdotto dal Qatar in Turchia”.
Il concetto iniziale del gasdotto Qatar-Turchia da 10 miliardi di dollari e lungo 1.500 chilometri prevedeva che il gas proveniente dalla porzione qatariota del vasto giacimento North Dome/South Pars nel Golfo (il giacimento è condiviso con l’Iran) sarebbe stato trasportato in Turchia, poi Europa. Doveva raggiungere la Turchia attraverso l’Arabia Saudita, la Giordania e la Siria.
Le riserve di gas naturale del Qatar nel Golfo sono state stimate a circa 896 trilioni di piedi cubi (25,4 trilioni di metri cubi), equivalenti al 14% delle riserve mondiali di gas conosciute. Allo stato attuale, il gas del Qatar arriva in Europa sotto forma di costosi carichi di gas naturale liquefatto (GNL) trasportati da navi cisterna.
Il 10 dicembre, i media locali hanno chiesto al Ministro turco dell’Energia e delle Risorse Naturali, Alparslan Bayraktar, dopo una riunione di gabinetto, quali fossero le possibilità di rilanciare il dimenticato progetto del gasdotto Qatar-Qatar Turchia. “Per una Siria che ha raggiunto unità e stabilità, perché no? ha risposto, aggiungendo: “Se ciò accade, il percorso deve essere sicuro. Speriamo che sia così perché è quello che vogliamo”.
La Turchia, che non dispone di riserve significative di gas, negli ultimi anni ha intensificato gli sforzi per creare un centro del gas che riceverebbe gas da fornitori come Russia, Azerbaigian, Turkmenistan e Iran e lo riesporterebbe verso mercati di terze parti.