La cittadina di Ghyvelde (Nord) si è svegliata stupita questa domenica. Sabato è uno dei suoi l’uomo che si è arreso il giorno prima alla gendarmeria locale dopo aver ucciso cinque persone in un sanguinoso viaggio intorno a Dunkerque.
La cronologia dei fatti
Sabato intorno alle 15:15, un uomo di 29 anni, Paul, ha ricevuto diversi colpi di arma da fuoco nella sua casa di Wormhout, nel dipartimento del Nord. Alle 15:20 la gendarmeria di Wormhout ha ricevuto una telefonata allarmante: un uomo aveva usato una pistola e un ferito privo di sensi giaceva a terra nel cortile di casa sua. Quando la polizia è arrivata sul posto, ha potuto solo constatare la morte di quest’uomo, di 29 anni.
Dalle testimonianze risulta che la vittima, sorpresa dal rumore di un’auto nel suo cortile, è andata a trovare l’autista, che è sceso dal suo veicolo per fare fuoco più volte, e poi si è allontanato. L’auto in fuga si sarebbe diretta verso la costa, è stato predisposto un sistema di ricerca.
Intorno alle 16, a Loon-Plage, a 27 km da Wormhout, due agenti di sicurezza che stavano lavorando sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nei pressi della raffineria delle Fiandre. Pochi chilometri più in là, nei pressi del campo migranti sulla Marwick road, si registrano altre due vittime.
Meno di due ore dopo, un uomo si è presentato spontaneamente alla gendarmeria di Ghyvelde, a 25 km di distanza. Sosteneva di essere l’autore dell’omicidio di Wormhout, ma anche degli altri quattro. È stato preso in custodia per essere interrogato ed era ancora lì fino a domenica mattina. Secondo il pubblico ministero di Dunkerque Charlotte Huet, “questa misura può durare fino a 96 ore, cioè fino a mercoledì”.
La procura di Dunkerque ha aperto un’indagine flagrante, affidata alla divisione criminalità organizzata e specializzata (DCOS) del servizio interdipartimentale della polizia giudiziaria del Nord (SIPJ 59).
Chi è il tiratore?
Nato a Dunkerque, Paul D., 22 anni, è cresciuto a Ghyvelde, a 25 km da Wormhout, luogo del primo omicidio. Era un camionista. Secondo le nostre informazioni, il giovane era registrato presso un club di tiro. Il che probabilmente spiega perché nella sua vettura, parcheggiata davanti al cancello della gendarmeria e subito sigillata dai gendarmi, sono state rinvenute quattro armi. Si ritiene inoltre che il sospettato sia il legittimo possessore di un fucile Smith and Wesson 44 Remington di cui non si sa se sia stato trovato nell’auto.
Paul D. – il suo nome è come la sua prima vittima – è cresciuto in un quartiere suburbano di piccole case di mattoni allineate in fila. Il giovane viveva con i suoi genitori e suo fratello. Una vicina è stupita: conosce Paul D. da 18 anni e non riesce a credere che sia stato lui a seminare il panico sabato nella regione. “È il ragazzo più gentile che potresti mai conoscere!” Fondamentalmente è un cacciatore, ma è un bravo ragazzo, è un autista. Ha preso tutte le patenti in una volta sola e poi si è messo subito al lavoro. »
All’insaputa di polizia, giustizia e servizi di intelligence territoriale, Paul D. dovrà spiegare le motivazioni del suo gesto, che in un primo momento sembrava premeditato poiché avrebbe lavorato per la sua prima vittima, che gestiva un’azienda di trasporti.
Chi sono le sue vittime?
Paul Dekeister, ucciso a colpi di arma da fuoco davanti al suo compagno a Worhmout, aveva 29 anni. Dirigeva la compagnia di trasporti Dekeister Frères, con sede a Quaëdypre, e potrebbe aver impiegato il suo assassino.
Aurélien e Marc, le guardie di sicurezza che lavoravano al momento della loro morte, avevano 33 e 37 anni. Marc era padre di due figli. Secondo Delta FM e La Voix du Nord, erano impiegati della società ECS di Dunkerque, che vigila sulla zona portuale, e che si è riunita sabato sera per rendere loro omaggio.
Gli ultimi due uomini uccisi, la cui identità deve essere confermata, secondo il comunicato stampa della procura di Dunkerque questa domenica, “potrebbero essere di nazionalità iraniana, di età compresa tra 19 e 30 anni e residenti nel campo vicino”.