per Francesco “la guerra è sempre una sconfitta”

per Francesco “la guerra è sempre una sconfitta”
per Francesco “la guerra è sempre una sconfitta”
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La riapertura di Notre-Dame e la visita del Papa in Corsica mettono in luce una Chiesa in Francia indebolita dalla secolarizzazione e dalla violenza sessuale, anche se i leader episcopali credono in una “faretra” recente.

Domenica 8 dicembre, per la riapertura di Notre-Dame, le prime messe hanno suscitato un’attenzione eccezionale, con la presenza del Capo dello Stato in mattinata e la trasmissione in diretta televisiva dei due servizi. “La rinascita di questa ammirevole Chiesa costituisca un segno profetico del rinnovamento della Chiesa in Francia”ha lanciato Papa Francesco in un messaggio letto in sua assenza.

Questa domenica, è verso la Corsica che tutti gli sguardi saranno rivolti. Un’insolita eccitazione di temi religiosi: “C’è una finestra mediatica che punta i riflettori sulla Chiesa cattolica, in contrasto con altre dinamiche meno favorevoli al cattolicesimo”riassume Charles Mercier, professore di storia contemporanea all’Università di Bordeaux, all’Agence -Presse (AFP).

Il cattolicesimo rimane la religione principale del Paese, poiché in uno studio condotto nel 2019-2020 dall’INSEE e dall’INED (Istituto Nazionale di Studi Demografici) il 29% della popolazione di età compresa tra i 18 e i 59 anni si è dichiarata cattolica. Ma il calo è spettacolare in mezzo secolo perché, ancora nel 1962, l’85% dei francesi si dichiarava cattolico. Altri segnali di declino: diminuiscono la pratica (l’8% dei cattolici va regolarmente a messa), così come la trasmissione (solo il 67% dei figli di cattolici sono loro stessi).

In un contesto di secolarizzazione e di aspirazione a una maggiore uguaglianza tra donne e uomini, il declino è stato alimentato anche dai diversi casi di violenza sessuale che hanno scosso la Chiesa in Francia negli ultimi anni. Giovedì, una verifica ha rivelato più di sessanta casi dal 1950 alle Missioni Estere di Parigi, una società cattolica che conta 150 sacerdoti, soprattutto in Asia. E l’opinione pubblica è scossa fin dall’estate dalle rivelazioni sugli attacchi compiuti da una ventina di donne contro l’abate Pierre.

Tuttavia la Chiesa di Francia vuole credere in a “tremore”. Aumento delle ordinazioni di sacerdoti (105 nel 2024 contro 88 dell’anno precedente), ripresa dei battesimi tra gli adulti (+31%) e gli adolescenti (+50% in media), e perfino un rallentamento nella fuga dei donatori da tre anni… “Una rondine non fa primavera, ma con i catecumeni, queste domande che sentiamo, ci fanno tremare molto”assicura all’AFP il presidente della Conferenza dei vescovi di Francia, Eric de Moulins-Beaufort, sottolineando gli sforzi della Chiesa per “Uscire dalla crisi della violenza sessuale”. Crede anche che esista “nei giovani c’è un desiderio di vita interiore, di comprensione di ciò che sperimentano, che apre la strada alla possibilità di porsi domande religiose”.

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