quattro capi di governo in un anno, il primo in novant’anni

quattro capi di governo in un anno, il primo in novant’anni
quattro capi di governo in un anno, il primo in novant’anni
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Cosa collega Camille Chautemps, Edouard Daladier, Gaston Doumergue e Pierre-Etienne Flandin a Elisabeth Borne, Gabriel Attal, Michel Barnier e François Bayrou?

I primi quattro erano presidenti del consiglio l'ultima volta che la Francia ha avuto quattro capi di governo diversi in un solo anno solare: nel 1934! Non esattamente l’età d’oro della Terza Repubblica. L'anno 1934 iniziò in un clima pesante di antiparlamentarismo, alimentato da diversi scandali di corruzione. Il più famoso di questi, l’affare Stavisky, fece precipitare il governo del radicale Camille Chautemps il 27 gennaio.

Il suo successore, Edouard Daladier, anch'egli del Partito radicale, non è riuscito a mantenere la sua posizione. Sotto la pressione della piazza, è stato costretto a dimettersi il 7 febbraio. Il giorno prima, 6 febbraio, le leghe di estrema destra hanno manifestato a Parigi con l'obiettivo di prendere il Palazzo Borbone, dove Daladier e il suo governo avrebbero dovuto essere investiti. La manifestazione degenerò in uno scontro sanguinoso, provocando 15 morti e quasi mille feriti.

Per riportare una parvenza di stabilità, l’ex presidente della Repubblica Gaston Doumergue, anche lui radicale, è chiamato a guidare un governo di«unione nazionale». Questo gabinetto portò una momentanea tregua e segnò l'ingresso in politica di un certo Philippe Pétain, allora alle prime armi negli affari ministeriali.

L’instabilità politica è anche il risultato dell’instabilità economica e sociale: “Grande Depressione”proveniente dagli Stati Uniti, raggiunse in quegli anni la Francia. Dall’inizio del decennio, questo è già il quarto anno che il Paese ha avuto quattro diversi presidenti del Consiglio tra il 1° gennaio e il 31 dicembre. Il governo Doumergue ha cercato di fermare questa spirale proponendo riforme costituzionali, ma i suoi sforzi sono falliti.

Il 9 ottobre, l’assassinio del ministro degli Esteri, Louis Barthou, scosse ulteriormente il governo. Gaston Doumergue si è dimesso l'8 novembre, lasciando il posto a Pierre-Etienne Flandin, proveniente dalle fila della destra. Quest'ultimo governò il paese fino al maggio 1935. Durante questo periodo, la sinistra si organizzò: in risposta alla manifestazione del 6 febbraio, che percepiva come il simbolo della minaccia fascista in Francia, iniziò la formazione di quello che divenne il Fronte Popolare che vinse le elezioni del 1936.

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