Questa domenica, 15 dicembre 2024, Il giornale della domenica rivela la sua intervista con Thierry Lhermitte in occasione dell’uscita di un libro dedicato ai begli anni di Splendid. Durante questa intervista, l’attore torna alla brutale morte del suo amico Michel Blanc. Un dramma che lascia ancora molte domande senza risposta.
Cosa è successo lo scorso ottobre? Il 4 ottobre Michel Blanc muore improvvisamente all’età di 72 anni. I media hanno poi annunciato che l’ex beniamino della troupe Splendid era morto a causa di attacchi cardiaci multipli causato da una rara reazione allergica chiamata shock anafilattico. Josiane Balasko ha avuto il difficile compito di annunciare la notizia soprattutto a Marie-Anne Chazel, che in quel momento si esibiva a teatro. L’attrice aveva ricevuto un sms che la informava che la sua amica era morta: “Pensiamo molto a Michel, era troppo presto e troppo violento” ha confidato recentemente di questo dramma che ha sconvolto profondamente l’intera troupe dello Splendid, anche se Josiane Balasko è stata l’unica a parlare a margine del funerale dell’amica. Thierry Lhermitte ha successivamente spiegato a Le Parisien perché gli altri membri della troupe si erano rifiutati di parlare in quel momento: “Non volevamo. Non siamo costretti a condividere il nostro dolore. Non sento alcun obbligo di alcun tipo, soprattutto quando fa caldo”.
Questa domenica, 15 dicembre 2024, in occasione dell’uscita di un libro dedicato ai buoni anni della truppa, Thierry Lhermitte ha rilasciato un’intervista a Giornale della domenica. L’interprete di Robert “Popeye” Lespinasse ha ricordato in particolare che Michel Blanc a volte si è distinto: “Aveva bisogno di un riconoscimento al di fuori della band, che ottenne, in particolare con un premio di recitazione a Cannes e un César. Era Michel, sempre tormentato da una forma di insoddisfazione. Nel libro ci è stato chiesto come siamo riusciti ad andare d’accordo con personalità abbastanza diverse, proprio rispettando la sensibilità dell’altro, quella di Michel, per esempio.“, ha confidato, prima di supportare il suo intervento con un esempio molto concreto: “Era ansioso, ipocondriaco, sempre con umorismo. Quando ebbe rifatto tutto in un appartamento, improvvisamente scoprì che qualcosa non andava, non gli piaceva più. La vita nel gruppo era per lui problematica quanto i suoi appartamenti”.
Thierry Lhermitte rende omaggio al suo amico Michel Blanc
Un amico di lunga data la cui scomparsa ha lasciato un vuoto. “Tutta la nostra gioventù, tutta una vita trascorsa insieme fin dal liceo, e quel giorno, l’irruzione di una morte assurda che ti mette di fronte alla realtà della vita”, riferisce, pur restando animato da alcuni interrogativi sull’origine di questa tragedia: “Forse ne sapremo di più tra qualche mese, non è ancora tutto chiaro” lui crede. Una morte alla quale nessuno può rassegnarsi.
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