Nei prossimi giorni è atteso in Israele Adam Boehler, consigliere del presidente eletto Donald Trump per gli ostaggi e le persone scomparse. Secondo fonti vicine alla vicenda, il 45enne inviato americano dovrebbe tenere delle riunioni per un possibile accordo sugli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Trump, che ha già avvertito Hamas di liberare gli ostaggi prima del suo insediamento il 20 gennaio per non affrontare “gravi conseguenze”, sta assumendo una posizione dura sulla questione. “Sarà un INFERNO in Medio Oriente”, ha detto sulla sua piattaforma Truth Social.
Boehler, un ebreo americano noto per la sua linea dura nei confronti di Hamas, ha fatto eco a questo messaggio la scorsa settimana: “Chiunque detenga ostaggi dovrebbe riflettere attentamente su ciò che potrebbe accadergli”. In un editoriale su The Hill, ha sostenuto le operazioni militari, comprese le incursioni dei commando, per salvare gli ostaggi americani detenuti a Gaza.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha reagito sabato ai recenti video di ostaggi diffusi da Hamas: “Questa valanga di video di propaganda è una guerra psicologica crudele e dannosa. Sono in costante contatto con le famiglie degli ostaggi, che stanno sopportando un incubo terribile e prolungato”.
Secondo fonti diplomatiche, l’accordo emergente dovrebbe avvenire in più fasi, iniziando sotto l’amministrazione Biden e proseguendo sotto Trump. La prima fase sarebbe umanitaria e prevederebbe il rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di sette settimane. Un simile accordo potrebbe aprire la strada a un accordo più ampio, ponendo potenzialmente fine alla guerra e facilitando la normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita.
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