Christophe Khider, rapinatore recidivo condannato fino al 2044 per omicidio e fuga, è stato rilasciato

Christophe Khider, rapinatore recidivo condannato fino al 2044 per omicidio e fuga, è stato rilasciato
Christophe Khider, rapinatore recidivo condannato fino al 2044 per omicidio e fuga, è stato rilasciato
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Al criminale, condannato nel 1999 per l’omicidio di un uomo d’affari, l’estate scorsa è stato concesso un permesso per sostenere l’esame di guida. Le guardie carcerarie lo hanno denunciato come uno “scandalo”.

Una notizia che rischia di far infuriare i sindacati carcerari. Il criminale recidivo Christophe Khider, descritto dalle autorità come “pericoloso” e che era stato incarcerato dal 1995 per molteplici rapine, un omicidio e diverse evasioni, è stato rilasciato mercoledì sera, 11 dicembre, abbiamo appreso Le Figaro da una fonte vicina al file, confermando le informazioni da Partita di Parigi.

Ha così lasciato la prigione di Vendin-le-Vieil (Pas-de-Calais), dove stava scontando la sua pena. Ora dovrà indossare un braccialetto elettronico, che dovrà conservare per 18 mesi prima di ottenere la libertà condizionale.

Presa di ostaggi e sparatoria con la polizia

Christophe Khider, 53 anni, dovrebbe restare in prigione fino al 2044. È stato condannato nel 1999 a trent’anni di prigione per aver ucciso a colpi di arma da fuoco un uomo d’affari che si era rifiutato di consegnargli la sua macchina, dopo la rapida ascesa di una banca nel 20e quartiere di Parigi.

Due anni dopo, nel 2001, Khider tentò di fuggire dalla prigione di Fresnes in elicottero. Un commando di tre persone, tra cui il fratello minore del rapinatore, aveva dirottato un aereo per sorvolare l’istituto penitenziario.

Arrivati ​​sopra il cortile, mentre Christophe Khider è fuori a passeggiare, i tre uomini incappucciati lanciano una scala dall’elicottero… prima di rendersi conto che è troppo breve per raggiungere il criminale. Allo stesso tempo, le autorità hanno aperto il fuoco sul commando, che ha preferito lanciare dall’elicottero una borsa contenente un fucile d’assalto, una pistola e due giubbotti, prima di fuggire. Il rapinatore poi sequestra le armi e prende in ostaggio, insieme ad un altro detenuto, tre guardie, che vengono rilasciate all’alba dopo intense trattative.

Nel 2008, il criminale tentò anche, invano, di evadere dal carcere di Lannemezan, negli Alti Pirenei, attraverso le condotte dell’edificio. Ma è stato nel 2009 che Khider è riuscito a fuggire dal centro penitenziario di Moulins-Yzeure, ad Allier, facendo saltare due porte blindate situate nel parlatorio. Ne è seguito un inseguimento durato 30 ore, durante il quale il criminale è rimasto ferito in uno scontro a fuoco con la polizia.

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“Braccio d’onore”

Lo scorso agosto, Le Figaro aveva riferito che Christophe Khider aveva potuto beneficiare di diversi permessi di uscita per ottenere la patente di guida, al fine di prepararsi gradualmente al suo reinserimento nella società.

Una decisione giudicata “scandaloso” et “ubuesque” per il sindacato carcerario Unsa, per il quale ciò ha costituito a “braccio d’onore” nei confronti delle guardie carcerarie. “Crediamo di sognare: questo detenuto, classificato scorta 4 (per chi beneficia di supporto esterno e che è già riuscito a fuggire durante un attacco armato, ndr)richiede il rafforzamento della polizia alla minima uscita dallo stabilimento!”ha sottolineato il sindacato in un comunicato stampa.

Finalmente, lo scorso novembre, la Camera di esecuzione delle sentenze di Douai ha dato il via libera a un aggiustamento della pena e alla liberazione del detenuto con un braccialetto elettronico.

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