Il presidente della metropoli della Grande Parigi, Patrick Ollier, succede al sindaco di Le Havre Edouard Philippe come presidente dell’Intesa Ax Seine, una “struttura leggera” che riunisce una quindicina di EPCI della valle della Senna attorno alle grandi metropoli e alla città di Parigi.
Dopo un vertice tenutosi questa mattina a Parigi tra i principali eletti delle metropoli della Valle della Senna, Patrick Ollier (metropoli della Grande Parigi), Nicolas Mayer-Rossignol (metropoli di Rouen Normandia), Bernard Leroy (Agglo Seine Eure), Virginie Carolo ( Caux Seine Agglo) e Lamia El Aaraje (città di Parigi) hanno inaugurato martedì 10 dicembre nel pomeriggio il primo stand congiunto di l’Intesa Ax Seine al Corporate Real Estate Show (Simi). Uno stand condiviso per l’occasione con il detentore portuale Haropa, simbolo della strutturazione di questo territorio a cavallo tra l’Ile-de-France e la Normandia.
Un nuovo vicepresidente in rappresentanza dell’EPCI nominato a gennaio
Dopo due anni di mandato, l’ex primo ministro Édouard Philippe, sindaco di Le Havre e presidente della comunità urbana Le Havre Seine Métropole (LHSM), lascia le redini dell’Intesa a Patrick Ollier. Il presidente del MGP, che sarà assistito dal sindaco di Rouen Nicolas Mayer-Rossignol in qualità di vicepresidente, ha confermato la volontà di organizzare un nuovo incontro nella prima metà di gennaio affinché questa volta possa essere designato un secondo vicepresidente provenienti dai 12 istituti pubblici di cooperazione intercomunale (EPCI) che hanno unito le metropoli della valle della Senna all’interno dell’Intesa. Questi EPCI rappresentano complessivamente 665 comuni, sottolinea il presidente del MGP, che intende così condividere al meglio azioni comuni con tutti i sindaci del territorio e le loro popolazioni. Una questione di comunicazione, quindi, che il nuovo presidente vuole affrontare attraverso la costruzione nel 2025 di una carta dell’Accordo dell’Ascia della Senna che dovrà ricapitolare tutti gli orientamenti decisi dagli eletti.
Martedì 10 dicembre, inaugurazione dello stand dell’Entente Ax Seine a Simi. © Jgp
Quanto alla tabella di marcia 2025 di quella che Edouard Philippe aveva descritto durante la sua creazione come una “struttura leggera”, si compone di alcune grandi priorità ricordate da Patrick Ollier: decarbonizzazione, logistica dell’ultimo miglio, turismo e cultura o Gemapi. Senza dimenticare, sottolinea il sindaco di Rouen, un’altra dimensione più giuridica, questa: “dobbiamo lavorare sul tema della tutela giuridica delle risorse idriche e dell’entità fluviale”. Un tema centrale, ritiene l’eletto, che gli attori economici della valle della Senna dovranno imparare a domare negli anni a venire perché “gli industriali che non hanno capito che l’industria doveva cambiare sono morti! »
Bernard Leroy (Agglo Seine Eure), Lamia El Aaraje (città di Parigi), Patrick Ollier (MGP), Nicolas Mayer-Rossignol (MRN) e Virginie Carolo (Caux Seine Agglo). © Jgp
Discorso del sindaco di Rouen Nicolas Mayer-Rossignol a Simi. © Jgp
Lamia El Aaraje con Patrick Ollier allo stand dell’Entente Axe Seine. © Jgp
Sul piano del metodo, da due anni gli eletti delle grandi metropoli “lavorano fianco a fianco in tutta serenità”, ricorda il presidente della metropoli parigina, lontano “dai disordini politici del Paese e nell’interesse delle popolazioni”. Nicolas Mayer-Rossignol è d’accordo: “in un paese in cui è difficile raggiungere un consenso, qui è esattamente il contrario e non è una novità! » Insomma, «l’accordo non è finto». Al di là di questo accordo generale, il grande tema del momento resta il territorio, sottolinea il sindaco di Rouen. E in questa zona, l’Intesa e i territori che la compongono non mancano di risorse: quasi 1.000 ettari disponibili tra Parigi e l’estuario, sottolinea Jean-Yves Heyer, direttore di Rouen Normandy Invest, il braccio armato della metropoli normanna in termini di attrattività. “Permette di attrarre leader di progetto e di inviarli secondo le aspettative dei territori”. Un meccanismo ben oliato, «perché gli eletti vanno d’accordo, ma anche i servizi tecnici».
In un momento in cui la costruzione di questo territorio comune vacilla, in particolare a causa dei dissensi tra le due regioni sulla LNPN, la nuova linea Parigi-Normandia, Patrick Ollier annuncia finalmente la sua intenzione di associare rapidamente le due comunità e i rispettivi presidenti, Valérie Pécresse e Hervé Morin, ai lavori dell’Accordo “affinché tutti gli attori del territorio partecipino a questa dinamica”.
Una gradita iniziativa congiunta in un contesto di attesa
Lo stand collettivo offerto a Simi dai membri fondatori dell’Intesa Axe Seine, associati per l’occasione al porto di Haropa, è una novità. Un fatto degno di nota evidenziato da Patrick Ollier (MGP) durante l’inaugurazione dello stand e accolto con favore da tutti i soggetti coinvolti. Lamia El Aaraje, vicesindaca di Parigi Anne Hidalgo, vede in ciò una “prova che siamo capaci di andare avanti per l’interesse generale”, nella diversità di questa “gamma di territori” descritta da Bernard Leroy, presidente della Agglomerato della Senna Eure. Vista dalla finestra delle agenzie di attrazione, l’iniziativa offre una gradita visibilità in un contesto economico teso: “molti progetti sono attualmente in stand-by”, ammette Jean-Yves Heyer, direttore di Rouen Normandy Invest. Ne risulterebbero interessati circa il 10% dei dossier di attuazione, “il che non è trascurabile”. “Sono soprattutto gli investitori stranieri a rimandare i loro progetti [à l’image de Eastman, à Port-Jérôme, ndlr] perché hanno bisogno di conoscere le regole del gioco quando investono su 10, 15 o 20 anni.” Ciò che l’attuale contesto politico rende più incerto che mai. Il fenomeno riguarda soprattutto “grandi strutture tipo gigafactory con più di 1.000 posti di lavoro e circa 1 miliardo di euro di investimenti”, precisa il rappresentante della RNI.