Matthias Gribi, Hugo Béguin e Nathan Monard hanno ricevuto martedì uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel mondo dell’alpinismo: il Piolet d’or. Nel 2023, i tre giovani della Svizzera romanda sono riusciti nell’impresa di conquistare la parete nord del “Flap Top”, una montagna himalayana che culmina a 6.100 metri.
All’apice dei loro vent’anni (o poco più), il ginevrino Matthias Gribi (24), il neuchâtelois Hugo Béguin (25) e il vodese Nathan Monard (28) hanno conquistato la luna. O quasi.
Nell’autunno del 2023, questi tre alpinisti francofoni sono partiti all’attacco del Flat Top, una vetta culminante a 6.100 metri sul livello del mare, un po’ nascosta nel massiccio himalayano del Kishtwar. Una prima volta, visto che la montagna è stata scalata solo una volta nel 1980, e per una via più facile.
Per aver completato questa “linea elegante e tecnicamente difficile” in una regione “poco frequentata negli ultimi 40 anni”, il trio viene premiato ai Piolets d’or 2024 – gli Oscar della montagna – che si tengono questa settimana in Trentino .
“È stata davvero una sorpresa, una bella sorpresa”, sorride Hugo Béguin, neuchâteliano.
Una notte in equilibrio
La sfida però non è stata vinta in anticipo. Ai tre amici serviranno quattro giorni per superarla, il 6 ottobre 2023.
“Abbiamo impiegato uno o due giorni per esplorare la parete da diverse angolazioni (…) e c’era una linea abbastanza logica che è subito emersa”, dice il più giovane dei tre, Matthias Gribi.
Il percorso che intraprenderanno avrà in serbo la sua parte di sorprese. “È l’ignoto”, riassume Nathan Monard. In particolare, trascorreranno una notte a pochi centimetri dal vuoto, su un minuscolo strapiombo roccioso, perché “sorpresi di ritrovarsi lì in quel momento”. Non avevano scelta, non c’era “nessun posto dove piantare la tenda”.
“Perfetto stile alpino”
Oltre all’impresa sportiva, la piccozza d’oro premia anche il “perfetto stile alpino” di questa salita. Un’etica particolare, imprescindibile per questi amanti della montagna.
“Tutti hanno il piacere di arrampicare”, commenta Nathan Monard. Una filosofia che contrasta con lo stile himalayano, “dove le prime salite e le altre seguono tirandosi su con la corda”, spiega l’uomo che è anche guida alpina.
Un metodo anche più “ecologico”, poiché gli alpinisti portano con sé il cibo, il bivacco e non lasciano “niente sul posto”.
Questo premio finale non mancherà quindi di incoraggiare questi giovani amanti della montagna e aspiranti all’alpinismo svizzero. Per Matthias è già prevista una nuova spedizione. E tutti e tre stanno già programmando di tornare insieme un giorno.
Soggetto TV: Elodie Botteron
Web di adattamento: Doreen Enssle