JNon me lo aspettavo ma questa ricompensa mi ha reso molto felice. » Sébastien Filippini è il capo di Cécisens, azienda di Nizza che ha fondato nel 2020 e per la quale ha ricevuto il premio Imprenditori Santé 2024 dal gruppo Harmonie Mutuelle. La ricompensa per una grande idea e tanto lavoro da parte di questo non vedente originario della Baia degli Angeli. Cécisens lavora in aziende desiderose di sensibilizzare i propri dipendenti sulla disabilità. Quella di Sébastien Filippini è visiva ma la formazione che offre facilita l’accoglienza dei dipendenti affetti da ogni tipo di patologia.
Approfitta dell’esperienza
“Ho vissuto la vita come una persona normodotata perché ho perso la vista in tre settimane all’età di 16 anni. Poi tutto è cambiato nella mia vita. Nel mio percorso professionale sono stato portato a lavorare con molte aziende, nel telemarketing e poi nel Contemporaneamente ho fondato nel 2007 l’associazione Anices dedicata allo sport per disabili, da cui ho maturato una grande esperienza nei rapporti umani Diversi anni fa fui contattato da una banca che mi chiese di intervenire ad un seminario per spiegare ai direttori d’agenzia cosa fossero la disabilità e la vita da lavoratore disabile.”
Il nizzardo lavora quindi a una presentazione e il pubblico ne rimane affascinato. “Mi ha fatto venire voglia di rinnovare questo approccio e lanciare Cécisens per offrire interventi nelle aziende. Ho avuto molti contatti nel mondo economico, sapevo che era possibile. Tutto è sulla mappa: sensibilizzazione, formazione del bastone bianco, laboratorio del gusto, il tutto per rafforzare la coesione della squadra…”
“Possiamo realizzare molte cose”
Sébastien Filippini si è formato anche nel massaggio. Qual è il collegamento? “All’inizio, due persone non vedenti, Cédric e Lauriane, lavoravano con me e offrivano massaggi in azienda. La seconda ha smesso perché ha intrapreso un cambio di carriera. Fanny, un’altra dipendente [ils sont une petite dizaine au total] mi ha suggerito di allenarmi. mi sono detto ”perché no?” e basta, mi è piaciuto. Questo aspetto è importante perché Cécisens lavora anche sulla qualità della vita sul lavoro.” È anche un modo per mostrare tutta la portata delle competenze che possono essere acquisite nonostante la disabilità.
“Non ho mai avuto paura di mettermi alla prova. Con l’Anices – che oggi conta 150 iscritti – ho voluto offrire lo sport ai non vedenti e agli ipovedenti. La mia attività con Cécisens ha anche un significato, da qui il nome modo di mostrare alle persone normodotate ma anche e soprattutto alle persone ipovedenti che possono realizzare molte cose. Come se, finalmente, parlasse con Sébastien, allora sedicenne, che dubitava del suo futuro.