Con sede a New York, le società Omnicom (-6,59% a 96,60 dollari) e Interpublic (+10,05% a 32,20 dollari) hanno confermato la loro fusione, come rivelato ieri dal Wall Street Journal, dando così vita al primo gruppo pubblicitario al mondo. L’annuncio della fusione ha avuto riscontri positivi in Europa, con Publicis e WPP, attuali numeri uno al mondo, che crescono rispettivamente dell’1,68% a Parigi e del 3,30% a Londra. Questa transazione 100% americana, interamente in titoli, tra il numero 3 e il numero 4 mondiale del settore pubblicitario, è valutata in 13,25 miliardi di dollari.
Gli azionisti di Interpublic riceveranno ciascuno 0,344 azioni Omnicom per ogni azione Interpublic posseduta. Gli azionisti di Omnicom deterranno il 60,6% del nuovo gruppo, quelli di Interpublic il 39,4%.
Interpublic possiede in particolare i marchi McCann, Mediabrands e Weber Shandwick e vale 11 miliardi di dollari in borsa, mentre Omnicom, che capitalizza 20 miliardi di dollari, possiede TBWA e BBDO.
Il nuovo gruppo registrerà ricavi per 26,5 miliardi di dollari sulla base dei conti del 2023. Le sinergie annuali che sarebbero generate da questa fusione sono stimate in 750 milioni di dollari.
I due gruppi prevedono che la transazione venga finalizzata nella seconda metà del 2025.
Secondo John Wren, CEO di Omnicom, questa unione “combinerà dati complementari e piattaforme tecnologiche, generando nuove offerte per servire meglio i clienti e stimolare la crescita”. Philippe Krakowsky, amministratore delegato di Interpublic, ha aggiunto che il matrimonio amplificherebbe gli investimenti nel talento e nelle capacità tecnologiche di entrambe le società.
Publicis, che quest’anno puntava alla posizione di numero uno al mondo nel settore, dovrà ancora aspettare per realizzare questo Santo Graal. Nel 2013, il progetto di fusione tra il gruppo francese e Omnicom è stato interrotto a causa di ostacoli normativi.
fonte: AOF
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