Il nuovo segretario generale del partito presidenziale ha reso omaggio a Emmanuel Macron… chiedendo di “ricostruire tutto”.
È stato lui l'assente più applaudito della giornata, nell'immenso salone dei ricevimenti dell'hotel Pullmann Montparnasse, a Parigi. L’“audacia” del presidente Emmanuel Macron è stata elogiata più volte, e a volte lo sono stati anche i suoi risultati. Ma soprattutto aleggiava, come un profumo d'inventario, durante il Consiglio Nazionale del Rinascimento, questa domenica, 8 dicembre.
Non è tanto nel discorso di Élisabeth Borne, ex primo ministro eletta questa domenica presidente del Consiglio nazionale del partito, che dovremmo leggere la volontà di voltare pagina. Piuttosto in quello di Gabriel Attal, che ha proposto di scriverne uno nuovo, prendendo come testimone la platea, dopo essere stato eletto segretario generale del movimento con il 94,9% dei voti (era l'unico candidato). “Se siamo qui è grazie a Emmanuel Macron. So cosa devo a lui e cosa devo a voi”, esordisce l'ex primo ministro alzando la sala.
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Un inventario proprio in funzione, sì. Ma il diritto d'inventario non è contrario, bensì favorevole
Stéphane Séjourné, che ha ceduto il testimone a Gabriel Attal
Poi, evocando i francesi che dubitano, la classe media che si sente “disprezzata”, taglia il cordone politico che lo lega al capo dello Stato. “Sì, c’è una via d’uscita dal blocco. Svelare il paese. Ciò che vi propongo è il lancio degli Stati Generali e la più grande mobilitazione dalla Grande Marcia del 2016. A partire da metà gennaio, ogni comitato centrale dovrà riunirsi in tutta la Francia per rispondere alla domanda “Dove siamo andati con la promessa?” del 2016?''. Vorrei chiedere di invitare gli attivisti che hanno lasciato il movimento a scoprirne il motivo e a trarne le conseguenze. Pubblicheremo i risultati e saranno visibili. »
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Un diritto d’inventario, né più né meno, mentre il capo dello Stato resta in carica fino alla primavera del 2027. “Un diritto d’inventario sul funzionamento, invoca Stéphane Séjourné, ex capo del partito, a Paris Match. Ma il diritto all’inventario non è contrario, è a favore. Dobbiamo reinventare il metodo, abbiamo sempre ritenuto, anche con il presidente, che avessimo il dovere di reinventare le cose, di ricollocarci nel contesto della realtà del Paese. Possiamo fare il punto e prepararci per il futuro. Tutti diranno “È contro il presidente”, ma secondo me non è affatto così. »
Il 2016 è stato una rottura, il 2025 sarà tanto una reinvenzione quanto un inizio.
Gabriele Attal
“La ricostruzione verrà dalla verità”, aggiunge Gabriel Attal dalla tribuna. Dobbiamo affrontare la realtà. Da qui a marzo organizzeremo un grande raduno con il verdetto dei nostri attivisti, per fissare linee forti e prepararci per il futuro. »
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Ha espresso anche un desiderio: “Riconnettersi con audacia senza paura di andare lontano” e un corso per “ricostruire tutto”. “Il lavoro è al centro di tutto. Voglio che siamo il partito dei lavoratori per far uscire i francesi dal salario minimo. […] Non bisogna rinunciare anche alla laicità perché la legge è una sola, quella della Repubblica. […] Libertà, uguaglianza, fraternità, non c'è mai stato programma migliore…”
Per quanto riguarda il metodo, Rinascimento lancerà nel primo trimestre del 2025 convegni tematici, sull'economia in primis, che è “uno dei nostri punti di forza, penso alla riduzione della disoccupazione e alla reindustrializzazione, ma il cui progresso è fragile”, ha riconosciuto il nuovo capo. Voglio fare della Francia il Paese più prospero d'Europa entro il 2030. Agendo sui servizi pubblici, sul fisco, sul lavoro, sulla settimana dei quattro giorni, perché no, guardiamo tutto, affrontiamo tutto. Quello che sto proponendo è un New Deal francese. »
La seconda priorità su cui lavoreranno questi convegni tematici è “l'aspettativa di autorità e fermezza dei nostri connazionali. Gérald (Darmanin) ha agito senza tremare. Ma dobbiamo uscire dalle nostre zone di comfort. Inizierò un tour europeo tra i nostri vicini che hanno cambiato approccio sull'argomento. » Infine, Renaissance vuole proporre una transizione ecologica che sia “veramente efficace, veramente utile, che migliori la vita e offra soluzioni”.
L’ex primo ministro ha anche menzionato una campagna attivista lanciata anch’essa all’inizio del 2025, per “essere attivi sul terreno con i francesi. […] » Prima di concludere che sarebbe stato “sempre libero”, come indossare il costume da delfino… “Il 2016 è stato una rottura, il 2025 sarà tanto una reinvenzione quanto un inizio. »