Credito: The Weather Channel
La tempesta Daragh si abbatterà sulle isole britanniche prima di tuffarsi nel Mediterraneo questa domenica. Porta con sé venti violenti nel Canale della Manica, vicino all'Atlantico e anche in Linguadoca-Rossiglione. Forti nevicate colpiscono i Pirenei. Ecco un primo bilancio del maltempo ancora in corso questa domenica.
Questa tempesta si è formata venerdì al largo delle coste irlandesi. Attraversa le isole britanniche e la Francia tra sabato e domenica.
Venti forti e raffiche tempestose
Questa tempesta ha provocato ieri, sabato, violenti venti vicino alla Manica fino alla Vandea. Il record mensile del vento è stato fissato sull'isola di Bréhat (22) a 129 km/h (il vecchio record del 17 dicembre 1989 di 126 km/ha è stato quindi battuto).
In mare, onde alte più di 10 metri sono state misurate al largo di Ouessant e Belle Île In Normandia, la spiaggia di Étretat è stata attaccata da onde che si infrangono.
Fortunatamente, i coefficienti di marea relativamente bassi (55) limitano il rischio di sommersione durante l'alta marea.
Questi venti violenti hanno raggiunto il sud del paese sabato pomeriggio con raffiche di 149 km/h a Cap Béar (66) e di 139 km/h a Capbreton (64).
Nella prima serata di sabato, una raffica ancora più violenta è stata registrata a 184 km/h a Capo Béar.
Bufera di neve sui Pirenei
Con l'avanzare della perturbazione verso i Pirenei, sabato pomeriggio ha cominciato a nevicare. Inizialmente limitato sopra i 2000 metri, in serata il limite pioggia/neve è improvvisamente sceso a 1000 metri. La causa è l'arrivo improvviso dell'aria polare marittima portata via dalla tempesta di Darragh.
Perché i venti sono più forti del previsto?
Diversi fattori spiegano la violenza di questi venti. Innanzitutto il forte gradiente di pressione esistente tra l'anticiclone atlantico (1040 hPa) e la depressione britannica si è approfondito a 985 hPa. Poi, la potenza del getto d'acqua che spinge questa tempesta a più di 250 km/h. Un altro fattore riguarda la massa d'aria molto fredda che cade sulla Francia a -40°C a 5500 metri. Giungendo in acque marine relativamente miti (tra 13 e 18°C dal Canale della Manica all'Atlantico), questa massa d'aria polare si ritrova fortemente destabilizzata. Di conseguenza, questa massa d'aria fredda e instabile è la fonte di potenti tempeste. È quando passano queste raffiche tempestose che si innescano le raffiche convettive, da qui le punte di 120.130, o anche di 140-150 km/h registrate sabato vicino alla Manica e all'Atlantico.