Domenica sera al Vélodrome l’OM ha ottenuto un successo decisivo contro il Monaco (2-1), ma il gioco proposto dalla squadra di Roberto De Zerbi lascia ancora il segno a desiderare secondo alcuni osservatori.
La migliore squadra ospite della Ligue 1, l’Olympique Marsiglia, era invece in grande difficoltà al Vélodrome dall’inizio della stagione. In questo senso, l’accoglienza dell’AS Monaco ha costituito una sfida immensa per la squadra di Roberto De Zerbi. L’inizio non è andato bene perché il club del Principato era in vantaggio nell’intervallo, ma l’OM ha dimostrato molto carattere ribaltando la partita e vincendo (2-1). La partita giocata dai compagni di Mason Greenwood, però, fatica a ottenere consensi unanimi. Se alcuni osservatori hanno visto meglio, con tanto possesso palla contro una leader del campionato, non tutti sono ancora convinti.
Il Monaco ha una squadra compatibile con De Zerbi, non l’OM
Nabil Djellit, ad esempio, è rimasto deluso dal comportamento e ritiene anche che la rosa dell’ASM sarebbe molto più adatta al gioco proposto da Roberto De Zerbi rispetto a quello che il tecnico italiano ha al Marsiglia. “Per l’OM la cosa più importante questa domenica è il risultato, non il contenuto. La partita è stata intensa e aperta, ma i marsigliesi avrebbero potuto essere puniti più volte. Alle uscite delle palline c’erano innumerevoli palline perse. Se fossi Roberto De Zerbi mi dico che è piuttosto l’opposto che mi sarebbe servito per stabilire il mio stile di gioco. Le occasioni più chiare erano per l’ASM. Se sono Monaco sono disgustato. Il Monaco era la squadra migliore in campo” ha giudicato il consulente di La Chaîne L’Equipe.
Quest’ultimo ritiene che Roberto De Zerbi non abbia una rosa sufficientemente adatta per brillare nello stile di gioco propugnato dal tecnico ex Brighton, a differenza dell’ASM. Nonostante tutto, è il Marsiglia a occupare il secondo posto in classifica dopo questa partita e non c’è dubbio che questo farà la gioia di Roberto De Zerbi, che ora lavorerà per infondere le sue idee di gioco nella mente dei suoi giocatori in modo che il suo L’OM finalmente gli somiglia.
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