Le deliberazioni si sono svolte nel tardo pomeriggio di questo lunedì 2 dicembre 2024. Processato da un tribunale dei minori per l’incendio del commissariato di polizia di Pissevin a Nîmes e un’impresa, l’adolescente di 15 anni ha ricevuto tre anni di istituto scolastico chiuso. centro: un anno di chiusura e due di sospensione probatoria
Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva
Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.
France Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “L’essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy
Il ragazzo snello, alto un metro e quaranta, vestito con una felpa e jeans da basket, si è presentato al tribunale dei bambini. La minorenne, di soli 15 anni, sembra molto più giovane. Fino ad allora era stato collocato in un centro educativo chiuso, ma “non è uno dei giovani particolarmente conosciuti dalle forze dell’ordine”secondo il pubblico ministero. “Un ragazzo del quartiere che purtroppo si lascia adescare in atti di delinquenza”precisa Cécile Gensac.
Il 21 agosto 2024, in una galleria del quartiere Pissevin di Nîmes, sono stati incendiati quattro negozi e un ufficio di polizia che doveva essere inaugurato. Fatti “di particolare gravità”, per il pubblico ministero.
LEGGI ANCHE – Incendio al commissariato di polizia nel quartiere Pissevin di Nîmes: arrestate sei persone tra cui tre minorenni
All’udienza che si è svolta a porte chiuse, l’adolescente ha parzialmente ammesso i fatti. “Ammette parte dei fatti, addirittura di aver portato con sé una tanicaspiega il suo avvocato, Me Camille Alliez. Ma non ammette di aver appiccato il fuoco.”
In questo caso hanno intentato causa civile il locatore dei locali della galleria, una banca e il bar tabacchi. In questo luogo si erano già verificati diversi incidenti. “Oggi la tabaccheria chiamata ‘Point de la chance’ porta chiaramente il suo nome molto male poiché in 26 anni di attività, tre incendi dolosi, un attacco automobilistico, una rapina…”, elenca Me Ludovic Para, l’avvocato del tabaccaio.
Aggiunge che per il suo cliente, “è una sensazione di totale scoraggiamento ad ogni nuovo evento e allo stesso tempo di straordinario coraggio di ricominciare ogni volta da zero.”
Cécile Gensac, il pubblico ministero, ritiene che le requisizioni siano state complete “conforme alla gravità dei fatti”. L’avvocato difensore ha già annunciato che presenterà ricorso.
A breve, inoltre, verrà processato un uomo, adulto.