Par
Anne-Laure Petit-Hénon
Pubblicato il
2 dicembre 2024 alle 14:42
; aggiornato il 2 dicembre 2024 alle 15:11
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Andrà o non andrà? Questo lunedì 2 dicembre, a partire dalle ore 15, inizierà l'esame del disegno di legge sul finanziamento della Previdenza Sociale (PLFSS) presso l'Assemblea Nazionale. Una sessione durante la quale il primo ministro Michel Barnier rischia di ricorrere alla 49.3, impegnando la sua responsabilità e quella del suo governo ad approvare il testo. O no.
Se una mozione di censura verrà presentata e adottata, il governo dovrà dimettersi.
Segui i dibattiti nel nostro live streaming…
15:03 – la sessione è aperta all'Assemblea nazionale
15:00 – Marine Le Pen chiede al governo di abbandonare la deindicizzazione delle pensioni
Secondo le informazioni dell'AFP, Marine Le Pen, leader dei deputati del RN, chiede al governo di rinunciare alla deindicizzazione delle pensioni per sfuggire alla censura.
Il deputato ha presentato un emendamento in questo senso anche nel disegno di legge finanziaria sulla previdenza sociale.
14:57 – Per Gabriel Attal: “I francesi hanno bisogno di stabilità”
L'ex primo ministro e presidente del gruppo dei deputati Ensemble pour la République Gabriel Attal ha invitato “tutti e tutti ad essere all'altezza del momento”.
Immergere il Paese nell’ignoto non è responsabile.
14:45 – Michel Barnier utilizzerà l'articolo 49.3
Michel Barnier ha annunciato lunedì che utilizzerà l'articolo 49.3 nel quadro dei dibattiti sul PLFSS, esponendosi così alla censura.
14:00 – Quali sono le linee rosse della RN?
Sul bilancio della Previdenza Sociale, il Raggruppamento Nazionale aveva fissato tre linee rosse: la cancellazione di alcuni farmaci, accettata da Michel Barnier, la deindicizzazione parziale delle pensioni all'inflazione e la riduzione delle riduzioni dei contributi dei datori di lavoro.
13:30 – Michel Barnier torna sul rimborso dei medicinali
Messaggio ascoltato dal governo, che alla fine “si è impegnato a non procedere alla cancellazione dei medicinali dalla lista” nel 2025, accogliendo una richiesta del Raggruppamento Nazionale, secondo un comunicato stampa di Michel Barnier.
12:00 – Perché Michel Barnier e il suo governo avranno difficoltà a sfuggire alla censura
La censura dell'esecutivo non sarebbe “caos”, ha sottolineato Marine Le Pen dopo essere stata ricevuta lunedì da Michel Barnier, precisando che il suo partito, il Raggruppamento Nazionale (RN), “non coglie nessuno di sorpresa”.
Mentre secondo lei il Primo Ministro “ha tenuto duro” durante l'intervista, ha affermato che la RN “non rinuncerà a difendere i francesi”, rifiutandosi di cedere “alla poca musica […] consistente nel dire che se mai questo bilancio verrà rifiutato, se ci sarà la censura, sarà drammatico, sarà il caos”.
Ore 11 – Emmanuel Macron potrebbe dimettersi?
Le dimissioni del Presidente, richieste da molti esponenti politici, sia di sinistra che di destra, difficilmente potrebbero verificarsi se il governo venisse censurato, come abbiamo spiegato in questo articolo.
9:00 – LFI chiede le dimissioni di Emmanuel Macron
A sinistra, Manuel Bompard accusa il RN di voler, con le sue minacce, dimenticare la sua “compiacenza” e la sua “complicità” con il governo, avendogli permesso di sopravvivere dalla sua formazione a settembre nonostante la mancanza della maggioranza nell'Assemblea.
Per il coordinatore di LFI, intervenuto domenica a Le Grand Rendez-Vous d'Europe1/CNews/Les Echos, la questione ormai non è più quella della censura, ma delle dimissioni dello stesso Emmanuel Macron , che considera inevitabili.
“Se cade il governo di Michel Barnier, penso che la questione che si porrà, in verità, sarà quella della partenza del Presidente della Repubblica”, ha detto.
Ore 8 – “Salvo miracolo”, il Rn voterà la mozione di censura
Interrogato questa mattina su RTL, il presidente del Rn, Giordano Bardella, ha annunciato che “Il Raduno Nazionale attiverà il meccanismo del voto di sfiducia, salvo miracolo dell'ultima ora”. Michel Barnier ha tempo fino alle 15 per rivedere la sua copia ed evitare la punizione.
Con l'AFP
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