Jean Dujardin è senza dubbio l’attore francese più emblematico oggi. Questo ha sperimentato a aumento fenomenale all’alba del nuovo millennio. Nella serie cult, innanzitutto, Un ragazzo, una ragazzatra il 1999 e il 2003. Ciò che seguì fu una brillante carriera sul grande schermo, tra commedia popolare, pastiche scolaro et dramma impegnativo. Un sapiente equilibrio che lo ha portato alle porte dell’Hollywood. Poi alOscar nel 2012.
Jean Dujardin: il trampolino di lancio Un ragazzo, una ragazza
A metà degli anni ’90, Jean Dujardin si distingue nel talent show condotto da Laurent Boyer, Graines de star. Finalmente è acceso Francia 2, In Un ragazzo, una ragazzainsieme all’allora futura moglie, Alessandra Lamyche l’attore trafigge. In questa serie comica, interpreta Jeanpseudonimo Collegamentiun uomo macho follemente innamorato della sua ragazza.
Un ragazzo, una ragazza si distingue come trampolino di lancio per la carriera di entrambi gli artisti. Alla fine, è Jean Dujardin a usarlo saggiamente. Laddove Alexandra Lamy attenderà fino alla fine degli anni 2019 per esplorare il cinema, Dujardin, della fine della serie, gira sul grande schermo. Nella commedia stridula Benvenuti alle Rose di fronte a Carole Bouquet.
L’attore alterna commedie pop e drammi seri
Successivamente, nel 2006, Jean Dujardin ha assunto il ruolo della spia OSS117 In Il Cairo, nido di spie. Una parodia insolita e intelligente di James Bond in cui eccelle. L’attore gode del riconoscimento del grande pubblico, rompe la sua immagine Brice di Nizza. Due anni dopo, si è cimentato nel dramma nel thriller grezzo Controindagine.
L’attore guadagna slancio, si rivolge al veterano Bertrand Blier, In Il suono dei cubetti di ghiaccioè una figura di lusso a Guillaume Caneta cavallo della scena iniziale di Piccoli fazzoletti. Dopo il suo Oscar per L’Artistagira per Martin Scorsese e George Clooney. Poi torna in Francia, moltiplica i progetti, si afferma sul trono del cinema.
Jean Dujardin risponde in contanti a Fabrice Éboué
Flashback: è il 2007. Questo è l’anno cruciale nella carriera di Jean Dujardin. Nascono così quattro film, due dei quali cruciali per il suo cambio di stile. Hai finito LoulouUn ragazzo, una ragazzaposto per il poliziotto torturato di Controindagine e all’avatar di Frederic Beigbeder In 99 franchi. Per l’occasione si è fermato da Marc-Olivier Fogiel.
A quel tempo, su Francia 3lo spettacolo Non puoi accontentare tutti è un cartone. Il posto dove venire e promuovere te stesso. Jean Dujardin, dal canto suo, affronta Fabrice Eboué poi un comico sul palco. Un cecchino che vaglia gli ospiti : “Ci vuole sensazionalismo”. Jean Dujardin subito: “Beh, ti darò un pugno in faccia!“ Ilarità generale, l’attore si è adattato allo stampo dell’autopromozione.