Un uomo e una donna sono stati incriminati venerdì a Parigi nell’ambito di un’indagine sulla presunta consegna di segreti industriali di semiconduttori a Cina e Russia, ha appreso domenica l’AFP da una fonte vicina alla questione.
Su richiesta, la Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) ha confermato le accuse di associazione a delinquere al fine di preparare crimini e delitti punibili con dieci anni di reclusione e il loro collocamento sotto controllo giudiziario.
L’uomo è indagato anche per concorso in abusi da parte di un amministratore del patrimonio o del credito di un’azienda a fini personali, compiuti o agevolati attraverso l’interposizione di persone o strutture straniere.
Interrogato, il suo avvocato Harold Bataille si è rifiutato di commentare.
Due francesi e due cinesi già incriminati nel 2023
In questo file, dice «Ommico»che prende il nome da uno specialista francese di semiconduttori, nel marzo 2023 sono stati incriminati a Parigi due francesi e due cinesi, tra cui due dirigenti di questa azienda.
Ommic è stata acquistata nel 2018 da Ruodan Z., un uomo d’affari cinese sulla sessantina residente nel suo Paese, divenuto presidente nel 2018 tramite un fondo di investimento creato in Francia.
Marc R., direttore generale di Ommic, nonché un dirigente cinese della società, sono stati incriminati il 24 marzo 2023 per aver consegnato a una potenza straniera processi, documenti o file che potrebbero ledere gli interessi fondamentali della nazione, un crimine punibile con 15 anni di reclusione penale e una multa di 225.000 euro.
Secondo Il pariginoche aveva rivelato l’informazione, la giustizia sospettava che Marc R. avesse “ha implementato numerosi schemi di elusione per fornire consapevolmente potenti chip e informazioni su tecnologie sensibili a Cina e Russia”sotto la direzione di Ruodan Z.
Nitruro di gallio al centro della questione
La padronanza di Ommic nel nitruro di gallio, un materiale che consente di aumentare la potenza dei semiconduttori, considerato nel 2021 come “strategico” da un organo del Ministero delle Forze Armate, sarebbe al centro della questione.
Ma secondo Il parigino all’epoca anche tali operazioni sarebbero riuscite, tramite a “assemblaggio complesso”ha “trasferire materiale proibito a Mosca ed aggirare l’embargo commerciale che ha colpito il Paese dall’invasione della Crimea, attraverso la Cina”.
Questi segreti industriali, “al termine della catena, molto probabilmente servivano ad equipaggiare gli eserciti” da Pechino e Mosca, assicura il giornale.