Ieri lo Sporting de Charleroi ha affrontato lo Standard de Liège (J16) in una partita intensa. Dopo essere rimasti in svantaggio, gli Zebras hanno strappato il pareggio grazie a Oday Dabbagh, che ha segnato negli ultimissimi secondi della partita. Zebre e Reds hanno condiviso i punti (1-1). Guarda le reazioni post partita di Rik De Mil e Antoine Bernier.
Rik De Mil: “I tifosi sono stati molto positivi durante tutta la partita e questo ci aiuta ad essere spinti così! »
Siamo riusciti a fare la differenza nel secondo tempo grazie al nostro posizionamento in campo, che ha permesso allo Standard di dubitare di se stesso. La base del calcio sono i duelli e le seconde palle, ed è così che facciamo la differenza. Inoltre Isaac (Mbenza) lo ha dimostrato molto bene entrando, fa parte delle sue qualità essere bravo con la palla.
Oday (Dabbagh) ha segnato il gol liberatorio proprio alla fine della partita. Quando segni un gol negli ultimi secondi così, così importanti, dopo soli dieci minuti di gioco, l’emozione c’è. Sono molto contento per lui, mi ha detto prima del rientro: “Mister, lo sento, oggi segnerò. »
I tifosi sono stati molto positivi durante tutta la partita e questo ci aiuta ad essere spinti così. Sappiamo che a volte è stato difficile, ma loro sono sempre lì per noi. Oggi, anche se non abbiamo vinto, loro sono stati assolutamente fantastici.
Antoine Bernier: “Mentalmente, questo tipo di scenario fa molto bene. »
Durante tutta la partita abbiamo avuto più occasioni di loro, abbiamo colpito più volte il portiere avversario. E’ un peccato aver subito questo gol perché abbiamo dominato la partita. Sono molto forti in difesa e giocano tutto in contropiede. E’ un bel punto preso grazie a questo gol all’ultimo secondo di Oday.
Mentalmente questo tipo di scenario fa molto bene alla squadra, è positivo per il resto della stagione. E’ una partita molto diversa da quella contro il Genk, dove eravamo stati molto bravi. Il Genk apre la partita, lascia spazi perché gioca più calcio, ma lo Standard è molto diverso: è un muro basso dall’inizio.
Forza Zebre!