AA/Ankara/Amir Latif Arain
Il bilancio delle vittime delle catastrofiche inondazioni nello Sri Lanka è salito a 12, con altre otto persone che hanno perso la vita a causa delle piogge torrenziali accompagnate dalla tempesta tropicale Fengal, hanno annunciato giovedì le autorità.
Dei morti, otto provengono dal distretto di Ampara, nella provincia orientale, hanno detto le autorità, aggiungendo che 17 persone sono rimaste ferite.
Giovedì i soccorritori hanno recuperato i corpi di quattro bambini annegati, mentre centinaia di migliaia di persone erano sfollate a causa delle massicce inondazioni in almeno 10 distretti dell’isola.
Secondo i dati del governo dello Sri Lanka, circa 335.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case nelle province settentrionali e orientali a causa delle inondazioni.
Il quotidiano locale in lingua inglese Tamil Guardian riferisce che le alluvioni hanno bloccato anche diverse strade importanti nelle due province.
Il governo ha chiesto all’esercito di partecipare alle operazioni di soccorso.
Il presidente Anura Kumara Dissanayake ha incaricato le autorità locali di fornire servizi di soccorso ai residenti nelle aree colpite dal disastro.
Il Centro per la gestione dei disastri dello Sri Lanka ha affermato che circa 335.000 persone hanno cercato rifugio temporaneo in edifici pubblici dopo aver visto le loro case inghiottite dall’acqua.
Il Centro ha inoltre affermato che le squadre di soccorso stanno ancora cercando due bambini e due uomini scomparsi, anch’essi travolti dalle acque dell’alluvione.
Inondazioni e frane mortali legate alle piogge sono comuni nell’Asia meridionale, ma gli esperti affermano che i cambiamenti climatici ne stanno aumentando la frequenza e la gravità.
*Tradotto dall’inglese da Mourad Belhaj
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