Israele colpisce il Libano nonostante la tregua, Hezbollah per il momento tace

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Tracce di esche lanciate il 4 settembre 2018 da aerei israeliani che sorvolavano la regione di Kesrouan. Credito fotografico: Libnanews.com, tutti i diritti riservati.

Anche se ieri mattina è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hezbollah, gli scontri non sono del tutto cessati. Con un’escalation preoccupante, l’esercito israeliano ha effettuato un attacco aereo sul villaggio di Baysarieh, nel distretto di Saida in Libano. Questo attacco, giustificato da Israele come risposta ad “attività terroristica” rilevata sul posto, avrebbe preso di mira un presunto sito Hezbollah contenente missili a medio raggio. Il bilancio in termini umani di queste nuove violenze è pesante: tredici libanesi sono stati uccisi ieri, senza che fosse ancora arrivata una risposta ufficiale da parte di Hezbollah.

Un attacco in barba alla tregua

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L’aeronautica israeliana ha colpito Baysarieh, sostenendo di aver individuato una minaccia strategica. Secondo quanto riferito, l’intelligence ha rivelato la presenza di un deposito missilistico e un’attività attribuita a Hezbollah. Questo attacco avviene in un contesto in cui Israele aveva comunque accettato di cessare le ostilità come parte di una tregua conclusa sotto la mediazione internazionale.

Il portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che l’attacco mirava a “neutralizzare le minacce immediate alla sicurezza di Israele”. Tuttavia, questa giustificazione rischia di aggravare le tensioni regionali e di indebolire ulteriormente l’accordo di cessate il fuoco.

Violazioni denunciate dall’esercito israeliano

In una recente dichiarazione, l’esercito israeliano ha affermato di aver identificato diverse persone sospettate di aver violato i termini del cessate il fuoco nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, queste persone, arrivate con veicoli in diverse aree, sono state prese di mira dal fuoco israeliano. L’esercito precisa che le sue forze restano dispiegate nel sud del Libano e continueranno a intervenire attivamente contro qualsiasi violazione dell’accordo di tregua.

Separatamente, l’esercito israeliano ha affermato che un intercettore è stato lanciato in seguito all’identificazione di un obiettivo aereo sospetto in Libano. Tuttavia, dopo l’analisi, si è rivelato un falso allarme.

Un bilancio umano preoccupante

Il villaggio di Baysarieh, situato nel distretto di Saida, è stato gravemente colpito da questo sciopero. Diverse abitazioni civili sono state danneggiate, esacerbando la crisi umanitaria nel sud del Libano. Tra le tredici vittime libanesi registrate ieri, alcune sarebbero civili, anche se le circostanze esatte della loro morte restano poco chiare.

Questo attacco ha provocato il panico anche tra gli abitanti della regione, già colpiti dai recenti scontri. Diverse famiglie sono fuggite in zone più sicure, temendo una ripresa delle ostilità su larga scala.

Hezbollah resta in silenzio

Nonostante questo attacco, Hezbollah non ha ancora reagito ufficialmente. Questo silenzio potrebbe indicare una strategia cauta per evitare un’escalation immediata, sebbene il gruppo sciita abbia intensificato i preparativi militari lungo il confine.

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