Un detenuto di 18 anni che si era rifiutato di lasciare la zona in arrivo dal carcere di Béziers per unirsi al carcere ha attaccato quattro guardie. Due sono stati portati al pronto soccorso dell'ospedale. La polizia ha arrestato questo detenuto e lo ha messo in custodia questo giovedì pomeriggio tardi.
Questo giovedì 28 novembre, nel pomeriggio, quattro guardie del carcere di Béziers sono state ferite da un detenuto di 18 anni. Quest'ultimo è stato arrestato dalla polizia, poi preso in custodia di polizia. L'origine delle violenze sarebbe dovuta al fatto che il detenuto si è rifiutato categoricamente di lasciare la zona in arrivo dal carcere di Béziers nonostante fosse appena stato assegnato ad un edificio di detenzione. Sarebbe avanzato “che è stato minacciato di morte da altri detenuti”per cominciare. Ha colpito violentemente un supervisore al volto e poi su tutto il corpo. Il suo collega è intervenuto molto rapidamente ma ciò non ha impedito che i colpi continuassero a piovere. Per sedare la rissa sono intervenuti altri due agenti, tra cui una donna. Anche loro sono rimasti feriti prima di riuscire a controllarlo. È stato collocato nell'unità disciplinare in attesa del suo arresto da parte della polizia. Quattro denunce sono state sporte dalle vittime.
Un porticato aperto e una pioggia di colpi
L'agente più gravemente colpito ha un arco aperto. Ci sono voluti dieci punti di sutura per chiudere la ferita. Soffre ancora per i colpi al naso e sul resto del corpo. Il primo collega ad intervenire ha preso numerosi colpi su tutto il corpo e ha dovuto seguire un protocollo molto rigido a causa del sangue schizzato sul volto. Gli altri due membri del personale sono rimasti colpiti, ma colpiti in modo meno grave. Gli agenti che hanno subito più colpi sono stati portati al pronto soccorso dell'ospedale dai vigili del fuoco.
“È stato un atto deliberato”
“È stato un atto deliberato. assicura David Parmentier, segretario della sezione locale del sindacato Ufap. Ha attaccato le guardie per metterle in isolamento. Non cercava altro. Chiediamo una sanzione forte. Egli deve essere giudicato severamente per questi attacchi deliberati contro persone che detengono autorità pubbliche. Ancora una volta, questo attacco, purtroppo, illustra la vita quotidiana del personale carcerario, dove il sovraffollamento e la mancanza di personale creano un cocktail esplosivo all’interno dei nostri centri di detenzione. Tutto questo deve finire e dobbiamo avere più risorse”.