Aggiornamento del mercato – L’Europa dovrebbe diminuire prima dell’inflazione nella zona euro

Aggiornamento del mercato – L’Europa dovrebbe diminuire prima dell’inflazione nella zona euro
Aggiornamento del mercato – L’Europa dovrebbe diminuire prima dell’inflazione nella zona euro
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* Il CAC 40 dovrebbe scendere dello 0,2%, lo Stoxx 600 dello 0,18%

* Inflazione dell’Eurozona prevista alle 09:00 GMT

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Powell e Lagarde parleranno, insieme a molti altri responsabili della politica monetaria

* Le incertezze politiche aumentano il nervosismo

PARIGI, 2 luglio (Reuters) – I mercati azionari europei dovrebbero crollare martedì, con gli investitori che si preparano a un’esplosione di indicatori e commenti sulla politica monetaria mentre permane l’incertezza politica.

Secondo le prime indicazioni disponibili, il CAC 40 parigino avrebbe perso lo 0,20% in apertura. I futures del FTSE di Londra suggeriscono un ribasso in apertura dello 0,37%, contro lo 0,29% del Dax di Francoforte e lo 0,18% dell’EuroStoxx 50.

L’inflazione nella zona euro per giugno è prevista alle 09:00 GMT, un indicatore cruciale per valutare la traiettoria della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) dopo il primo allentamento deciso a giugno.

In aggiunta alla cautela dei mercati, la presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato lunedì sera che non vi è alcuna urgenza di tagliare nuovamente i tassi, poiché gli investitori scommettono su poco meno di due tagli di 25 punti base nel 2024.

Negli Stati Uniti, il rapporto JOLT sulle aperture di lavoro, un indicatore seguito da vicino dalla Federal Reserve, sarà pubblicato alle 14:00 GMT e dovrebbe mostrare che le tensioni sull’occupazione americana, che finora sono state quelle del momento più favorevoli, si stanno allentando principali fattori dell’inflazione attraverso l’Atlantico.

Anche il presidente della Fed, Jerome Powell, parlerà insieme a Christine Lagarde al forum di Sintra, alle 12:30 GMT. Martedì interverranno anche molti altri responsabili della politica monetaria.

Se l’intenso calendario macroeconomico manterrà i mercati in allerta, il nervosismo potrebbe aumentare anche questa settimana con l’avvicinarsi del secondo turno delle elezioni legislative in Francia, mentre una grande vittoria del Rally Nazionale resta una possibilità che sorprenderebbe gli investitori.

Questi ultimi sono preoccupati anche per una possibile vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, che implicherebbe probabilmente un ampliamento del deficit americano, dopo la deludente prestazione di Joe Biden nel primo dibattito tra i due candidati.

VALORI DA SEGUIRE:

A WALL STREET

Lunedì la Borsa di New York si è chiusa, trainata dalle nuove tecnologie mentre gli investitori attendono i dati sull’occupazione negli Stati Uniti che dovranno essere pubblicati questa settimana per intravedere una tendenza al ribasso dei tassi di interesse.

L’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,1%, ovvero 50,66 punti, a 39.169,52 punti. Il più ampio Standard & Poor’s 500 ha guadagnato 14,61 punti, o lo 0,3%, a 5.475,09 punti. Il Nasdaq Composite è avanzato di 146.697 punti, ovvero dello 0,8%, a 17.879,3 punti.

In termini di valori, Apple ha guadagnato il 2,9%, Microsoft il 2%, Amazon. Tesla ha visto le sue azioni aumentare del 6,1% dopo aver pubblicato i dati sulla consegna dei veicoli per il secondo trimestre.

IN ASIA

La Borsa di Tokyo è in rialzo, sostenuta dai titoli finanziari mentre gli investitori scommettono sui futuri aumenti dei tassi da parte della banca centrale giapponese. L’indice Nikkei ha perso l’1,17% a 38.646,11 punti, mentre il più ampio indice Topix ha perso lo 0,49% a 2.741,34 punti, raggiungendo un nuovo massimo annuale.

Gli assicuratori guadagnano il 2,81%, le banche l’1,87%.

Gli indici cinesi esitano mentre gli investitori digeriscono i dati più recenti e attendono nuove misure per sostenere l’economia. L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,41%, lo Shanghai SSE Composite è rimasto invariato, il CSI 300 è sceso dello 0,12%.

VALUTARE

I rendimenti statunitensi sono in calo dopo il rimbalzo di lunedì poiché gli investitori temono un aumento del deficit americano dopo le elezioni.

Il rendimento dei titoli del Tesoro a dieci anni è sceso di 3,7 punti base al 4,4415%, mentre il tasso a due anni è sceso di 1,8 punti base al 4,7537%.

I CAMBIAMENTI

Il dollaro rimane al livello più alto degli ultimi 38 anni contro lo yen, con gli operatori preoccupati per gli sviluppi politici negli Stati Uniti mentre la Federal Reserve non sembra pronta ad abbassare i tassi.

In Asia lo yen è sceso dello 0,11% a 161,63 yen per dollaro, il dollaro australiano ha perso lo 0,3% a 0,6639 dollari.

Il dollaro è stabile rispetto al paniere delle valute di riferimento, mentre l’euro perde lo 0,1% a 1,0727 dollari e la sterlina lo 0,1% a 1,2634 dollari.

OLIO

Il greggio è leggermente in rialzo e si avvicina al massimo degli ultimi due mesi, sostenuto dagli ultimi indicatori statunitensi che suggeriscono che i prezzi dei fattori produttivi stanno diminuendo nel settore manifatturiero statunitense, mentre l’uragano Beryl fa temere un calo della produzione offshore.

Il Brent è salito dello 0,23% a 86,8 dollari al barile, con il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) in rialzo dello 0,16% a 83,51 dollari.

PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI ALL’AGENDA DEL 2 LUGLIO: PAESE INDICATORE GMT PERIODO CONSENSO PRECEDENTE EZ 09:00 Inflazione preliminare giugno 2,5% 2,6% EZ 09:00 Disoccupazione giugno 6,4% 6,4% USA 14:00 Sondaggio di maggio 7.910 milioni 8.059 milioni

Offerte di lavoro JOLT (Scritto da Corentin Chappron, a cura di Kate Entringer)

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