“I miei fratelli e le mie sorelle non vogliono firmare l’eredità, cosa posso fare?” »: le risposte di un avvocato della Charente

“I miei fratelli e le mie sorelle non vogliono firmare l’eredità, cosa posso fare?” »: le risposte di un avvocato della Charente
“I miei fratelli e le mie sorelle non vogliono firmare l’eredità, cosa posso fare?” »: le risposte di un avvocato della Charente
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CL e l’Ordine degli avvocati della Charente continuano la loro collaborazione che consente ai lettori di interrogare i difensori inviando le loro domande a [email protected]. Un uomo Charentais si trova ad affrontare una situazione che colpisce non poche famiglie quando muore il nonno e i figli non sono tutti sulla stessa lunghezza d’onda in materia di eredità: “Il mio ultimo genitore è morto e i miei fratelli e sorelle non vogliono firmare la eredità, cosa posso fare? »

Risposta di Me Marianne Boussiron, avvocato del foro della Charente. Alla morte dei genitori, i figli e, se uno dei figli è premorto, i nipoti, sono considerati eredi riservati, cioè non possono essere diseredati e hanno diritto ad una quota minima nella successione. La proporzione di detta quota dipende dal numero degli eredi.

Alla morte tutti gli eredi diventano comproprietari. (1) beni che rientrano nell’eredità. Quest’ultima si apre in caso di morte presso l’ultimo domicilio del defunto ed è necessario rivolgersi ad un notaio vicino al domicilio del parente defunto. Il notaio ha un anno di tempo per redigere una dichiarazione di successione, ossia un atto in cui figura l’identità del defunto, degli eredi e dei beni attivi e passivi dell’eredità. A tal fine riunisce tutti i beni consegnati dagli eredi e interroga gli istituti bancari. Poi convoca gli eredi.

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Se uno degli eredi non risponde, gli altri possono rivolgersi, tramite un avvocato, al tribunale giudiziario affinché disponga l’apertura giudiziale delle operazioni di conto, di liquidazione e di ripartizione dell’eredità, ovvero nomini un notaio non ancora coinvolti nel file per riprendere le operazioni di ereditarietà dall’inizio.

“Se uno degli eredi non risponde, gli altri possono andare in tribunale”.

Se l’eredità comprende beni da valutare, il Tribunale può nominare un perito, a meno che non lasci al notaio il compito di avvalersi dei servizi di un professionista di sua scelta. Ciascun erede farà valere le proprie richieste davanti al nuovo notaio. Se il disaccordo persiste viene redatto un verbale di difficoltà in cui vengono elencati tutti i punti di disaccordo tra gli eredi.

Sarà poi opportuno rimettere la questione al tribunale, che deciderà ogni punto della controversia e la cui decisione sarà vincolante per tutti. Se, nonostante ciò, un erede continua a rifiutarsi di firmare l’eredità, l’avvocato degli altri eredi può chiedere al giudice l’approvazione del piano di condivisione redatto dal notaio, che chiuderà definitivamente la successione.

(1) Si riferisce ai beni sui quali hanno diritto più persone e che non sono materialmente divisi tra loro.

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