Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, accetta di andare in prigione per scontare la pena

Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, accetta di andare in prigione per scontare la pena
Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, accetta di andare in prigione per scontare la pena
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tramite Associated Press Steve Bannon accusato nelle indagini sull’assalto al Campidoglio (foto del 31 gennaio 2017

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Steve Bannon accusato nelle indagini sull’assalto al Campidoglio (foto del 31 gennaio 2017

STATI UNITI – È stato condannato dopo l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. I tribunali lo hanno accusato di aver ostacolato l’indagine parlamentare in seguito all’attacco degli attivisti pro-Trump. Steve Bannon, un tempo molto vicino a Donald Trump, ha finalmente accettato questo lunedì, 1° luglio, di recarsi in una prigione federale del Connecticut dove sconterà la sua pena.

Al suo arrivo davanti al centro di Danbury dove dovrà scontare quattro mesi di carcere, l’ex stratega di Donald Trump ha espresso il suo “orgoglio” di essere finito in prigione. “ Se questo è ciò che serve per tenere testa a Joe Biden,” sorrise questa figura influente del movimento ultraconservatore.

La sentenza emessa nell’ottobre 2022 per aver ostacolato i poteri investigativi del Congresso a causa del rifiuto di Steve Bannon di collaborare all’indagine parlamentare sull’assalto al Campidoglio è stata confermata in appello il 10 maggio 2024. Il 6 gennaio 2021 Steve Bannon ha parlato al telefono con Donald Trump. Ma da quando i tribunali hanno indagato su questi eventi, si è rifiutato di rispondere ai giudici.

Steve Bannon, solo pochi mesi alla Casa Bianca

Steve Bannon è diventato l’eminenza grigia di Donald Trump negli ultimi mesi della sua vittoriosa campagna del 2016 contro Hillary Clinton. Ha lasciato il segno e ha denunciato un ordine mondiale controllato dalle élite politiche e finanziarie. Ma rimase solo pochi mesi alla Casa Bianca, costretto a lasciare il suo incarico di consigliere dopo le violenze di Charlottesville, in Virginia.

Donald Trump non è stato direttamente indagato dai tribunali per l’assalto al Campidoglio. Ciononostante è stato incriminato nell’agosto 2023 da un tribunale federale di Washington e poi dai tribunali dello stato della Georgia (sud-est) per i suoi presunti tentativi illeciti di ottenere l’inversione dei risultati delle elezioni del 2020. Da allora ha continuato a farlo fa di tutto per ritardare lo svolgimento di questi processi nella speranza di essere rieletto a novembre e di vedere lui stesso porre fine a questi procedimenti.

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